Romano Nicola

Fiano di Avellino “Vigna Arianiello” 2021

Uno dei primi Grand Cru Irpini

Ora tieniti forte:

stiamo per annunciare una nuova uscita, di un’azienda storica del panorama irpino, con una produzione veramente limitata.

È finalmente in commercio il Fiano di Avellino “Vigna Arianiello” 2021 dell’azienda Romano Nicola di Lapio.

Con appena 366 bottiglie prodotte in questo suo primo anno di produzione si appresta ad essere un vino destinato ad esaurirsi in un tempo relativamente breve.

Per far fronte alle richieste ricevute alla notizia della messa in commercio abbiamo prenotato tutte le bottiglie disponibili per accontentare quanti più clienti possibili.

Si richiede, pertanto, obbligo di prenotazione!

Ma passiamo a parlare del vino…

Dopo quasi quarant’anni dal primo imbottigliamento l’azienda Romano Nicola, diretta dal figlio Amerino, finalmente ha ufficializzato la messa in commercio di un nuovo vino, un Cru di Fiano di Avellino, che ha origine da una vigna storica di famiglia di 4 ettari situata nella contrada Arianiello, nel comune di Lapio, un vero “Grand Cru” in un vigneto che sin dal ‘600 era condotto dai Romano per la produzione dell’”uva latina”, l’attuale Fiano di Avellino.

Uvaggio                     100% Fiano di Avellino

Denominazione         Fiano di Avellino DOCG

Grado Alcolico           13.5%

Zona di produzione    Arianiello, Lapio, Avellino

Tipologia di terreno   argilloso – calcareo, esposto ad Ovest

Vinificazione    raccolta a mano nella seconda metà di settembre. Parte del mosto è macerato 24 ore a contatto con le bucce, altra parte subisce pressatura soffice. Il mostro viene decantato a freddo e fermenta in acciaio. Dopo la fermentazione una percentuale del vino affina in legno di rovere per circa 6 mesi. Infine, i vini, prodotti separatamente, vengono assemblati.

Affinamento circa 6 mesi in acciaio, poi 2 mesi in bottiglia.

Note di degustazione    Giallo paglierino con riflessi dorati. Note floreali, che col trascorrere dei minuti virano verso sentori tostati. Buon corpo, energico e vitale, equilibrato, con un sorso che colpisce per la straordinaria freschezza.

Abbinamenti consigliati   adatto da aperitivo, perfetto per ricette a base di pesce


Le scorte si esauriranno molto velocemente, non farla diventare un’occasione persa.

P.S. Clicca sul pulsante qui sotto, prenota le tue quantità e ricorda che investire nella propria attività sarà sempre il tuo miglior investimento!



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Kornell

finalmente le nuove annate

La primavera è quasi arrivata ormai, e come vi avevamo preannunciato tempo fa, finalmente ci siamo, Florian ha rispettato alla grande i tempi comunicati:

Sauvignon Kornell
Gewurztraminer Kornell

sono finalmente disponibili le nuove annate, 2022, dei vini della Tenuta Kornell, in particolar modo di

Gewurztraminer “Damian” e Sauvignon Blanc “Cosmas”.

Due referenze che mancavano dallo scorso autunno e che abbiamo dovuto attendere per qualche mese per le nuove annate di Kornell.

Ma l’attesa è finita!

Tornano in un periodo fondamentale, un mese che segna l’inizio della stagione estiva, un periodo in cui vengono rielaborati i menù con pietanze fresche e di stagione e modificate le carte vini.

Quale miglior occasione per rinnovare le vostre carte vini ed inserire queste nuove annate di Kornell?


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Scopri di più sull’azienda Kornell.

Paestum Wine Fest

Capobianco Wine

In occasione della manifestazione Paestum Wine Fest in programma dal 24 al 27 marzo nella suggestiva cornice della Città dei Templi, abbiamo deciso di presentare una selezione di aziende da noi direttamente importate e distribuite in Campania. 

Aziende selezionate con cura ma soprattutto che rispecchiano in modo preciso la nostra filosofia: una continua ricerca di grandi vini di piccoli produttori!

Troverete al nostro stand:

  • Domaine Baudouin Millet – Chablis, Borgogna;
  • Domaine Sylvain Dussort – Meursault, Cote de Beaune, Borgogna;
  • Wolfberger – Egusheim, Alsazia;
  • Maison Ventenac – Cabardes, Languedoc – Roussillon;
  • Palladino – Serralunga d’Alba, Langhe, Piemonte.

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Visita la pagina del Paestum Wine Fest per conoscere l’intero programma.


E. Molino

Piccole dimensioni, grande passione e tradizione familiare

Comprare del buon vino oggi è possibile in svariati modi: basta aprire internet, chiamare l’amico rappresentante o rivolgersi ad un qualunque grossista.

Spesso per ottenere quei vini che volete inserire nella vostra carta, le persone alle quali vi siete rivolti, vi spingono a comprare vini che hanno bisogno di far uscire dai loro magazzini, riempendovi di etichette che immobilizzeranno il vostro capitale e difficili da vendere.

Stilare una lista, vendere etichette qualsiasi, distribuire vini a destra e a manca è un lavoro che possono fare tutti, ma proprio tutti.

Evitate di rivolgervi al primo o affidarvi a chiunque!

La ricerca di piccoli produttori, capaci di raccontare una storia e di trasmettere la passione per il loro lavoro nei loro vini, è una cosa totalmente diversa.

Piccolissime realtà, poche bottiglie non facili da trovare ma che meritano attenzione.

In questa frase possiamo riassumere perfettamente il nostro lavoro!

A noi piace ragionare e interpretare il mondo del vino in modo diverso: con passione e romanticismo.

Con piccole cantine ci riferiamo alle realtà artigianali che producono le loro uve e imbottigliano il proprio vino, in quantità contenute. Sono vignaioli che fanno il proprio lavoro innanzitutto per vocazione, per tradizione familiare, per amore per la propria terra facendola esprimere con prodotti unici.

Produttori che hanno praticamente un’unica possibilità per differenziarsi, non facendo grandi numeri: la qualità assoluta dei loro vini.

E credeteci, molti piccoli produttori si stanno differenziando alla grande!

Negli ultimi anni sempre più appassionati e addetti del settore sono sempre più alla ricerca di vini artigianali, tipici, territoriali, che raccontano una storia, preoccupandosi sempre meno dei grandi nomi ma sempre più della qualità vera.

Un po’ come noi, sempre alla ricerca di micro-cantine dal numero esiguo di bottiglie che spesso ci mettono in difficoltà per poter accontentare tutti i nostri clienti, ma molto validi dal punto di vista qualitativo.

L’ultima new entry nella nostra distribuzione, l’azienda E. Molino, rispecchia tutto quello di cui abbiamo parlato fin ora: difficoltà nel reperire le etichette, pochissime bottiglie prodotte ma vino di assoluta qualità.

Un’azienda su cui è difficile trovare anche informazioni basilari ma che produce vini strepitosi e territoriali.

Sergio Molino

Sergio Molino è un enologo-consulente molto stimato in Piemonte e in tutta Italia. Questo successo lo ha incoraggiato a far risorgere l’azienda agricola di famiglia ed a produrre vino dalle proprie vigne. 

I vigneti della famiglia Molino, imbottigliati con l’etichetta Ernesto Molino, in omaggio al padre di Sergio, si trovano all’interno del comune di La Morra, alla base della collina che sale al paese, appena oltre il confine con Castiglione Falletto. Luoghi come questi, in basso su un pendio, erano considerati meno desiderabili ma con il riscaldamento globale, l’aria fresca che si deposita qui di notte ora aiuta a moderare il caldo e ad aggiungere freschezza ai vini. 

Barolo E. Molino

Sergio ha un tocco delicato in cantina, preferendo lasciare che siano i vigneti a parlare da soli. Con un totale di soli 2,5 ettari vitati, la sua è una vera micro-cantina con appena 6000 bottiglie prodotte all’anno. I suoi vini sono espressioni distinte e tradizionali delle uve piemontesi, prodotte con una precisione tecnica affinata in decenni di lavoro di consulenza. Le sue piccole quantità di vini unici sono un segreto di un insider perché Sergio è troppo impegnato per promuovere i propri vini ed è attento a non mettere in ombra i suoi clienti.

Delle esigue quantità prodotte ci sono state assegnate “solo” pochissime bottiglie per etichetta e, come sempre, cercheremo di distribuirle equamente a tutti i nostri clienti. 


E. Molino

Le Etichette

Barolo E. Molino

Barolo Docg “Riserva del Fico” 2017

Un Barolo molto promettente, succoso e intenso con un aroma e un gusto sorprendentemente “borgognone”, simile al Pinot Nero, con una struttura davvero compatta, tipica del Nebbiolo, proveniente da viti di oltre 60 anni.

Con ogni probabilità, il vino continuerà a migliorare almeno per i prossimi 15-20 anni e si manterrà ancora più a lungo. 

Un vino formidabile e molto promettente.

Barolo E.Molino

Barolo Docg “Bricco Rocca” 2019

Uve Nebbiolo provenienti da viti che sono state piantate nel 1951 con altre nel 1975 e nel 2000. Il vino viene affinato in barriques, che precludono aromi tostati e legnosi. 

Un Barolo complesso e speziato, dai tannini setosi e piacevoli. Semplicemente superbo.

Meno di 1.700 bottiglie prodotte

Barbera E. Molino

Barbera d’Alba Superiore Doc “Mèlia” 2020

Un’ottima Barbera che riesce ad essere seria eppure immensamente piacevole. Il vigneto esposto a nord-est è stato impiantato a Barbera nel 1949.

La denominazione DOCG Superiore significa che la Barbera deve invecchiare almeno un anno di cui almeno 4 mesi in botte di rovere.

Aromi di frutta scura con un tocco di agrumi che aggiunge notevole interesse. 

Tannino presente ma non opprimente.

Nebbiolo Molino

Langhe Nebbiolo Doc 2021

Questo è un meraviglioso Nebbiolo. 

Fa una breve macerazione, appena 7 giorni, in solo il 20% di rovere; invecchia 1 anno prima dell’imbottigliamento.

Ricchezza, purezza, morbidezza, pieno e fruttato.

Davvero un vino formidabile!


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Ciro Picariello

Taurasi “O’ Pilota” Docg 2019

Diciotto anni dopo l’uscita del primo Fiano arriva il primo Taurasi di Ciro Picariello.

Fiano Picariello

Era la primavera del 2005 quando vengono messe in commercio le prime, ormai storiche e ricercatissime, nonché introvabili, bottiglie di Fiano di Avellino 2004 di Ciro Picariello.

Nei primi anni 2000, tra una schiera di nuovi vignaioli, in pochi si sarebbero aspettati che Ciro, giovane geometra negli anni della ricostruzione post-terremoto 1980 in Irpinia, figlio di O’Pilota, facesse tanta strada.

Taurasi Picariello

O’Pilota, soprannome di Bruno, padre di Ciro, autista di camion per una vita intera, è il nome del primo Taurasi prodotto da Ciro, annata 2019, uscito nel febbraio del 2023, appunto diciotto anni dopo il primo Fiano.

Questo vino non poteva che essere dedicato a lui.

Poco più di mille bottiglie prodotte in questa prima annata da uve Aglianico di piante di 25 anni nel comune di Venticano a 400 mslm, lungo la valle del Calore su un suolo calcareo-argilloso e con una resa di appena 1 kg per pianta.

Vino caratterizzato dal frutto nitido e fragrante, non appesantito dal legno, con una concentrazione tipica del Taurasi ma mai invadente che bilancia perfettamente l’importante tannino.

Come i grandissimi vini delle zone più vocate al mondo, è un vino godibile già da ora (questo spesso, molto spesso, è stato un limite per la denominazione) ma che fa presagire, complice l’annata, un lungo invecchiamento.
Poche bottiglie disponibili ed al massimo 6 per cliente, fino ad esaurimento.

Ciro Picariello

Scopri di più sull’azienda Ciro Picariello al seguente link.

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Maison Ventenac

La tua selezione di vini alla mescita e non solo…

Una rapida lettura alla carta dei vini, scorrono tutti i nomi delle etichette. Poi si ricordano di essere solo in due e vogliono due vini diversi.

Quante volte avete già vissuto nei vostri locali questa scena?  Molte, tante, troppe!

Tranquilli… non vogliono farvi perdere tempo e non è nemmeno una questione economica. Ma quante volte avete già vissuto questo momento?

Si opta così per il vino alla mescita, anche se non tutti i ristoratori mettono a disposizione dei vini da poter versare al calice e, spesso quando c’è, è una selezione banale di vini locali a poco prezzo o vini vecchi da eliminare dalla carta.

Il servizio alla mescita è sempre più apprezzato in tutti quegli esercizi dove si usa consumare vino: vinerie, ristoranti, bar si stanno sempre più specializzando.

L’offerta, permette di provare vini che non si conoscono, di zone e vitigni diversi, senza dover per forza comprare l’intera bottiglia che potrebbe restare imbevuta.

La possibilità di far cambiare spesso vino nel bicchiere al cliente deve essere la vostra strategia vincente.

Non dimenticate che se il calice di vino piace, il passo successivo sarà l’acquisto della bottiglia.

Per poter gestire al meglio le rotazioni delle vostre selezioni al calice si ha bisogno di vini giovani, freschi, pronti da bere, che non hanno bisogno di invecchiare per essere goduti al meglio.

Abbiamo individuato una Maison, nella regione della Languedoc – Roussillon, con una gamma di vini tipici della regione adatti al servizio alla mescita, e non solo!

Maison Ventenac

Maison Ventenac

Situata nel cuore di Cabardes, con vista sulla città di Carcassone, esposte a Sud e di fronte ai Pirenei, la Maison Ventenac si estende su 130 ettari di vigneti coltivati.

Una Maison intraprendente, un progetto giovane e dinamico che unisce l’espressione aromatica di un vitigno su un terroir, un’identità forte perché monovitigno, e quindi una certa evidenza nella degustazione.

Questi vini lasciano il segno.

Vini schietti, diretti, autentici, in fondo semplici ma che alla mescita fanno faville! 

L’idea alla base di ogni vino della Maison Ventenac è ​​quella di offrire il più direttamente possibile, senza artifici, l’espressione aromatica delle uve. Una filosofia che ha come scopo il creare vini d’identità, forti, che non sono pretenziosi ma che non mancano di interesse e qualità: insomma vini che sappiano rispecchiare il “terroir”.

Il Syrah di Ventenac deve avere un sapore ineguagliabile. Proprio come il suo Cabernet Franc o il suo Chardonnay

In cantina si ha solo bisogno di un buon vitigno ed un terreno idoneo e la zona del Cabardes offre tutto questo: i vitigni prosperano in equilibrio tra maturità e acidità; i terreni sono attraversati da una vena calcarea che conferisce tocchi salini, iodati, gessosi; una viticoltura biologica eseguita nel massimo rispetto della natura e della biodiversità.

I vini adatti alla mescita da noi selezionate

“Préjugés” 2021 – 100% Chardonnay

Fermentazione in acciaio, invecchia per 4 mesi in botti di Rovere, il che ci riporta “lontanamente” agli Chardonnay di Borgogna.

Chardonnay maturo (pompelmo e note esotiche) ma con freschezza, un tocco di esotico e mineralità.

Uno chardonnay ben equilibrato tra morbidezza e acidità.


 Cuvée “Marie” 2022 – 80% Colombard – 20% Chenin

Per apprezzare la cuvée “Marie”, bisogna apprezzare le cose semplici.

Cose dirette e immediate.

Questo vino è principalmente frutta.

Tutto ciò di cui avete bisogno per versare un po’ di sole nel vostro bicchiere.


Cuvée “Carole” 2022 – 100% Chardonnay

Un altro Chardonnay! Sì, ma questo è diverso. Coltivato nel terroir della Linguadoca ma anche con l’influenza oceanica dell’Atlantico.

Morbido e sottile al naso, fresco con un lungo finale.

Non ci sono così tanti Chardonnay oceanici in giro. 


“Cassandre” 2021 – 100% Vermentino

Questo è un delizioso bianco ottenuto dal vitigno ultra trendy Vermentino, che mostra freschezza, consistenza e profondità di sapore in un bicchiere davvero elegante e delizioso! 

Olivier ha piantato questo Vermentino come risposta al cambiamento climatico che ha minacciato l’equilibrio dei suoi vini. Originario dell’Italia e delle regioni europee più calde, il Vermentino conserva la sua freschezza e acidità anche con temperature più calde, il che significa che ha un gran numero di estimatori nel sud della Francia, dove le temperature salgono su quella che sembra essere una base annuale…

Da provare!


“Le Paria” 2021 – 100% Grenache

C’era una volta un vitigno indesiderabile piantato nelle regioni francesi. Non “abbastanza maturo” per alcuni, “troppo austero” per altri. 

“Semplicemente perfetto”. Questo è Grenache. 

Un vino appetitoso e succoso, da condividere tra liberi bevitori. 


“Steph” 2021 – 100% Merlot

Stéphanie è la moglie del proprietario e, per inciso, proprietaria anch’essa della tenuta.  In genere trovava il Merlot poco interessante, così il marito ha voluto dimostrare che si sbagliava e ha fatto questa cuvée. L’ha amata!

Un vino decisamente moderno per il consumo di oggi. 

Forse il Merlot non è un vino tipico di questa regione, ma “Steph” ha uno stile inconfondibile!

Morbido, tannini eleganti, con aromi maturi di frutti di bosco e prugna.


“Eve” 2021 – 100% Syrah

Gli amanti dei Syrah densi, legnosi e troppo maturi non dovrebbero soffermarsi molto su questo vino, salvo voler cambiare idea!

Colore rosso intenso con riflessi violacei. Intensi aromi di violetta, seguiti da fresche note di ribes gourmet che ricordano il clima di Cabardès. Bocca fresca e pepata con finale iodato.

Questo è un syrah morbido e speziato, semplicemente un OTTIMO vino da bere!


“Pierre” 2021 – 80% Cab. Sauvignon – 20% Cab. Franc

Per questa cuvée il lavoro della Maison Ventenac si concentra semplicemente sull’avvolgere l’autorevole potenza del Cabernet Sauvignon in un guanto di velluto attraverso una vinificazione precisa senza solforosa e solo lieviti naturali (lieviti naturalmente presenti sulle bucce). 

Autorità, guanto di velluto, così lavorava il vecchio Pier. 


Réserve de Jeanne 2019 – 60% Cabernet Franc – 40% Syrah

Questa cuvée è l’interpretazione senza compromessi del Cabardès, ovvero un fresco ma tenero vino, un vino schietto ma confortevole.

Il naso è dichiaratamente franc visto il vigore vegetale che viene su per le narici, qua e là un timido pepe a ricordare che c’è altro.

Questo è un vino che vuole essere quotidiano, un vino decisamente compatto, che non esprime altro che il proprio carattere solido e poco sfaccettato, le cui sfumature vegetali e speziate si rivelano spudoratamente fin dall’inizio.

Un’ottima bottiglia dalla beva molto scorrevole e piacevole.


Cuvée “Aure” 2022 – 70% Cabernet Sauvignon – 30% Grenache

Un rosé deve essere: sottilmente fruttato, fresco, fine, armonioso, leggermente acidulo e dal gusto piacevole, per un piacere puro.

Questo rosato ha tutte le carte in regola, vino ottimo alla mescita!


Cuvée “Diane” 2022 – 60% Cab. Sauvignon – 20% Grenache – 20% Syrah

Diane, la nipote di Stéphanie e Olivier, è nata nel 2013, l’anno in cui è stato creato questo rosé.

È stato quindi naturale dedicarle questo vino.

Volevano che il vino fosse a sua immagine e somiglianza, sottile e delicato.

Il tempo è passato, Diane sta crescendo e la sua cuvée migliora di anno in anno.

Naso delicato e profumato, fresco e voluminoso, con un finale lungo e persistente.


“La Culottée” 2022 – 100% Cabernet Sauvignon

Sembra che il rosé sia ​​una storia di Provenza… ma la “Culottée” vi sorprenderà.

Un bellissimo Cabernet Sauvignon, vinificato interamente in tini che rivela piacevoli aromi floreali, minerali e speziati.

Un rosato stuzzicante dove si confrontano schiettezza e struttura, complessità e frivolezza, vino gastronomico e vino da aperitivo.


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Laherte Frères

Laherte Freres: un “Piccolo” diventa “Grande”

Laherte Freres

Lo Champagne: una bollicina che negli ultimi anni ha visto aumentati a dismisura i consumi e le vendite e sembra essere diventato una tipologia di vino di cui non si riesce a fare a meno.

Al calice, sulle tavole di sempre più ristoranti, stappato in occasioni speciali e consumato quasi quotidianamente: insomma “il prodotto del momento”.

Oltre ai classici e blasonati nomi altisonanti che siamo abituare a leggere e sentire in giro si stanno affermando sempre più piccole realtà produttive, dalla disponibilità limitata e dall’esaurimento rapido. Alcuni sono nomi nuovi che stanno letteralmente esplodendo con vendite smisurate di etichette e prodotti di buona qualità, altri, come Laherte Frères, sono nel giro da quasi un secolo ma solo negli ultimi anni stanno ricevendo gli elogi che meritano grazie ad un ammodernamento delle tecniche produttive in vigna e in cantina e grazie a prodotti che sempre più stanno raggiungendo i vertici qualitativi, tanto da essere considerato un vero e proprio “fenomeno” delle nuove generazioni.

Ed è proprio di Laherte Freres che andremo a parlare.

Aurelien Laherte Freres

Aurelien Laherte è uno dei produttori emergenti e di successo di Champagne. L’azienda sede a Chavot ed ha una storia ultrasecolare: produce dal 1889. Le vigne sono situate in una decina di villaggi lungo la Marna, a sud di Epernay e nella Cote de Blancs.

In vigna si svolge una conduzione del tutto naturale. In cantina si fa ampio uso di botti e batonnage per esaltare gli aromi dell’uva e raggiungere il perfetto equilibrio tra zuccheri e acidità.

Nel corso degli anni ha creato una gamma di Champagne autentici, puri e unici: autentici come la terra d’origine, puri come il loro terroir e unici come il loro lavoro. Con Laherte Frères, l’espressione “vino di terroir” assume pieno significato.

I suoi Champagne oggi sono molto difficili da reperire, venduti in assegnazione molto limitata tanto che per alcune etichette si riescono ad ottenere solo 6 bottiglie annuali.

Fortunato colui che riesce ad accaparrarsi qualche bottiglia!

Trovare degli Champagne territoriali e autentici come quelli di Laherte è una vera sfida.

Noi abbiamo ottenuto una piccola assegnazione dei suoi prodotti, poche bottiglie per tipologia; siamo solo a febbraio ma siamo sicuri che finiranno molto rapidamente.

Vi anticipiamo già che non sarà possibile, per un unico cliente, ordinare tutte le bottiglie; saranno equamente divise e organizzate in ordine temporale di richiesta, cercando di poter accontentare più clienti possibili.

La gamma di etichette di Laherte Freres della nostra distribuzione

Champagne Ultradition Extra Brut

Un blend di Pinot Meunier 60% – Chardonnay 30% – Pinot Noir 10%, fine e complesso con frutto e delicatezza, il cui gusto risalta il grande lavoro di Aurelien sui vini di riserva in legno.

Uno Champagne all’antica che ci ricorda quanto, oltre le bollicine, sia vino questo prodotto.

Champagne Blanc de Blancs Brut Nature

100% Chardonnay proveniente dalle migliori parcelle di vigneto a sud di Epernay. Puro e crudo, dove l’anima del suolo e il respiro delle vigne sono i costituenti principali, che lo rendono uno Champagne peculiare e vero.

Un carattere tagliente, molto sapido con nessuna aggiunta di zuccheri.

Champagne Les Empreintes Millesimè 2016

Ottenuto dalle stesse quantità di Chardonnay e Pinot Noir proveniente dal territorio d’Origine dell’azienda: Chavot. Fermentazione spontanea in barrique dove affina per due anni e non viene dosato.

Uno Champagne freschissimo e vivace, dalla buona acidità. Dimenticatelo in cantina per qualche anno!

Champagne Rosé de Meunier Extra Brut

Pinot Meunier in purezza vinificato e affinato in legno dopo aver utilizzato il 30% delle uve in macerazione, il 10% vinificate in rosso e il 60% con vinificazione in bianco. Una miscela perfetta di frutto, complessità, struttura e freschezza.

Uno Champagne magico sotto ogni aspetto!

Champagne “Les Vignes d’Autrefois” Extra Brut 2018

100% Pinot Meunier da vigne di circa 70 anni impiantate su suoli calcarei. Servono poi 36 mesi di riposo sui lieviti per delinearne la purezza espressiva.

Un vero e proprio tributo agli antenati di Aurelien e al vitigno Pinot Meunier.

Champagne Blanc de Blancs “Les Grand Crayeres” Extra Brut 2018

Chardonnay in purezza da una nuova parcella comprata di recente da Aurelien, ma che aveva già lavorato in affitto. Profondissimo e minerale, lungo e avvolgente in quei tocchi di burro salato e agrumi.

Lo Champagne più impressionante della gamma. Energico e preciso.


Se sei interessato ad inserire gli Champagne del “fuoriclasse” e “nuovo fenomeno” Laherte Freres non indugiare a prenotare quelle che potrebbero essere le uniche bottiglie che riusciremo ad ottenere per tutto il 2023. Persa questa occasione se ne riparla il prossimo anno.

Se sei interessato a scoprire i prezzi e le disponibilità non esitare a contattarci e clicca qui

Scopri di più visitando il sito di Laherte Frères

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Romano Nicola

il volto contadino di Lapio

Romano Nicola
Lapio, in Irpinia, è a tutti gli effetti un Grand Cru del Fiano di Avellino

Sulle colline di Lapio, dal vitigno conosciuto presso i latini con il nome di Vitis Apiana, si ottiene il vino bianco Fiano di Avellino DOCG , prodotto di punta dell’enologia irpinia.

L’Azienda Romano nasce ufficialmente nel 1985 con un campo sperimentale O.T.V. (orientamento tecnologico e varietale) seguito dalla Facoltà Agraria di Portici e con la collaborazione dell’Ispettorato Agrario di Avellino. Nel 1988 comincia l’imbottigliamento del Fiano di Avellino “Apianum” DOC e l’azienda è tra le pioniere della viticoltura dell’ Irpinia. Oggi il vigneto occupa un’estensione di circa 4 ettari seguiti direttamente da Nicola Romano e suo figlio Amerino.

Dopo un breve periodo in cui il Fiano di Avellino Docg Romano Nicola è mancato causa esaurimento delle bottiglie prodotte l’anno scorso, vi comunichiamo che finalmente è tornato in commercio con la nuova annata 2022. 

Per noi è un’istituzione: un produttore sempre presente nella nostra distribuzione fin dal primo anno, un prodotto su cui poter fare affidamento e che negli anni ha mantenuto un costante livello qualitativo nonostante le variazioni climatiche nel corso degli anni. E’ proprio il caso di dirlo:

“un Grande vino di un Piccolo produttore”

Fiano di Avellino Romano Nicola

L’annata 2022 è stata meno produttiva della 2021, ma sicuramente non drammatica e per molti versi di grande interesse enologico. Prodotte soltanto 12.000 bottiglie, per questo non sappiamo in quanto tempo potrebbero esaurirsi o fin quando saranno disponibili, ma si sa… chi ha tempo non perda tempo!

Il Fiano di Avellino Docg dell’Azienda Romano Nicola è un vino identificativo del territorio di Lapio e della denominazione. Un bianco di equilibrata acidità e grande morbidezza. Un vino che si adatta al tutto pasto ma perfetto per un lavoro di vendita al calice. Un prodotto che nella vostra attività non può mancare!

Scopri di più sull’azienda cliccando qui


Wolfberger

Vini bianchi: un boom in costante aumento

“La crescita del vino bianco, sul mercato globale dei consumi, è impetuosa e non si arresterà almeno per il prossimo decennio” – questo afferma il report del White Wine Maker, che stima un aumento di consumo dei vini bianchi vertiginoso.

I vini bianchi si stanno facendo apprezzare sempre più a causa della loro semplicità e della loro versatilità, adatti ad ogni situazione e tipo di attività: ottimi serviti al calice in un bar o in una vineria per aperitivo, perfetti per accompagnare un pasto in un ristorante e, perché no, a volte facilmente abbinabili persino ai desserts.

Merito del boom “bollicina”? In parte, ma non è quello a fare la differenza.

L’etichetta di vino “estivo”, il bianco se l’è definitivamente scrollata di dosso.

Ora è un vino per tutte le stagioni. Sempre più tipologie di bianco sono presenti nelle carte delle varie attività di ristorazione, una tipologia che si sposa perfettamente con le nuove idee di cucina che prendono forma: vegana, vegetariana, esotica e orientale (che è sempre più presente) e la “tipica” cucina di mare.

Nel nostro settore prestare attenzione ai dati statistici e seguire, in particolar modo, i trend è fondamentale. Conoscere i consumi e i gusti dei nostri clienti è un vantaggio che non dobbiamo perdere.

Per stare al passo ed offrire ai nostri clienti un ampio assortimento e delle novità continue ci siamo messi alla ricerca di vini bianchi dal carattere unico, con un ottimo rapporto qualità/prezzo e che sappiano farsi apprezzare da tutti, in particolar modo da un pubblico giovane e femminile che, sempre più, sta aumentando smisuratamente.

Dove trovare, però, un’azienda che produce una gamma di etichette che rispecchi le nostre aspettative?

Vini di identità e di carattere in linea con il nostro modo di lavorare, senza rivelarsi una scelta banale o commercializzata da chiunque?

Dovevamo scegliere una zona tra le migliori nella produzione dei bianchi, una regione che fa di questa tipologia di vino la sua “punta di diamante”.

Ciò che ci serviva, dopo una lunga ricerca e prove d’assaggio, l’abbiamo trovato in Alsazia.

L’Alsazia è la regione vinicola più importante in Francia per i vini bianchi.

Non potevamo non prendere ottimi vini bianchi prodotti in una regione vinicola così importante, perdipiù in Francia!

La zona vitivinicola dell’Alsazia è una lingua di terra che è costeggiata ad est dal fiume Reno ed è suddivisa in due parti – Haut-Rhin e Bas-Rhin – per un totale di 15,2 mila ettari, dedicati quasi interamente alla coltivazione delle uve a bacca bianca come Riesling, Pinot Bianco, Pinot Grigio, Sylvaner e Gewurztraminer senza dimenticare l’unica varietà a bacca nera ovvero il Pinot Nero.

Alsazia

I vini bianchi di Alsazia sono considerati tra i migliori in Francia, merito anche di una molteplicità di suoli che dà ai vini espressioni differenti tra le varie zone di coltivazione.

L’azienda che abbiamo selezionato è Wolfberger, fondata a Eguisheim , vicino a Colmar, divisa equamente tra Basso Reno e Alto Reno.

Wolfberger

Da oltre un secolo Wolfberger è continuamente tra i pionieri che ispirano la crescita del vigneto alsaziano conciliando tradizione e innovazione. Promuove la ricchezza del terroir alsaziano attraverso forti ambizioni: qualità del prodotto, sostenibilità dell’azienda agricola e pratiche ambientali virtuose. Tutti i suoi vigneti sono inoltre lavorati in viticoltura sostenibile da più di una dozzina di anni.

Ogni appezzamento è selezionato e coltivato per riflettere l’espressione di un terroir e di un vitigno, indirizzando la vendemmia in modo da plasmare ed esaltare la personalità dei vini.

I vini dell’azienda Wolfberger sono rappresentativi della diversità del vigneto alsaziano. Questi vini sono l’espressione più significativa di ogni vitigno per ogni annata. Vengono scelti ogni anno con cura per soddisfare le aspettative ed i gusti dei palati più esigenti. 

Una gamma unica e tipica di vini d’ Alsazia AOC tutta da bere e da scoprire.

Wolfberger

Le Etichette

Crèmant d’Alsace Brut

La denominazione Cremant d’Alsazia presenta vini frizzanti, vivaci e delicati, vinificati secondo il metodo tradizionale.

Un Crémant d’Alsace ottenuto da uve Pinot Bianco, Pinot Grigio e Riesling, dal colore dorato brillante ravvivato da bollicine fini regolari e persistenti. Il naso seduce con i suoi aromi floreali e frutti a polpa bianca mescolati a sottili note di nocciola fresca. La bocca armoniosa è sorretta da una freschezza persistente e sbavante.

Un Crèmant che vi sorprenderà!

Crèmant d’Alsace Rosé Brut

A base di Pinot Nero, questo Crémant d’Alsace Rosé si rivela per la sua fine effervescenza e un elegante colore rosa.

Al naso evoca la vivacità dei frutti rossi e la bocca, tutta in freschezza e golosità, si afferma su questi aromi fruttati.

Da provare!

Riesling Alsace

Il Riesling è il re del vigneto alsaziano, il più aristocratico e longevo.

Questo Riesling dal bel colore giallo, è caratterizzato da un profumo intenso di frutta fresca, sviluppa note di agrumi, pera con un accenno di fiori bianchi. 

L’attacco al palato è fresco, dotato di una buona acidità e con una bella presenza di note agrumate sul finale.

Pinot Blanc

Questo Pinot Bianco di un bel giallo paglierino, è caratterizzato da un naso fine e intenso, sviluppa note di frutti gialli come pesca e prugna mirabella.

L’attacco al palato è morbido e franco con una bella persistenza di aromi fruttati sul finale.

Pinot Gris

Il Pinot Gris alsaziano è corposo, rotondo, opulento, esprime aromi di sottobosco, a volte leggermente affumicati o floreali. Molto diverso dal Pinot Grigio che ritroviamo in Trentino.

Questo Pinot Grigio di un bel giallo dorato, è caratterizzato da un naso fine con profumi di frutti gialli, sviluppa note di tostatura e pane tostato.

Sylvaner

Il Sylvaner è unvitigno a bacca bianca tipico di questa regione, si presenta fruttato e leggero, dona vini molto gradevoli e beverini, dalla bella vivacità.

Questo Sylvaner, di un bel giallo paglierino, è caratterizzato da un naso fine ed espressivo, sviluppa eleganti profumi di fiori bianchi. 

L’attacco al palato è morbido, fruttato e di bella freschezza.

Gewurztraminer

Il Gewurztraminer uno dei vitigni più celebri della regione, con la sua innegabile riconoscibilità.

Questo Gewürztraminer, un bel giallo dorato, è caratterizzato da un naso espressivo, sviluppa note floreali e di frutta esotica. 

L’attacco al palato è ricco e rotondo con una bella presenza aromatica fruttata sul finale.

Pinot Noir

Il Pinot Noir è il solo vitigno a bacca nera ammesso in Alsazia.

Questo Pinot Nero alsaziano, rosso rubino con riflessi granati, è caratterizzato da un naso fruttato, sviluppa sottili note di lampone, ciliegia con un pizzico di spezie. 

L’attacco al palato è franco con presenza setosa di tannini e note di frutti rossi sul finale.

Riesling Grand Cru “Hengst”

Hengst, nel sud della città di Wintzenheim, vicino a Colmar, è un vigneto risalente al IX secolo, un terreno composto da conglomerati oligocenici e marne calcaree, che offre vini corposi molto interessanti.

Con un carattere deciso (Hengst significa stallone), i vini di questo terroir si esprimono attraverso una notevole finezza ed eleganza.

Questo Riesling Grand Cru Hengst è un vino particolarmente fine ed elegante. Rivela le classiche note minerali del vitigno sfumate da bei tocchi fruttati. 

Al palato rivela una struttura ben equilibrata, con un finale di grande distinzione.

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Schola Sarmenti

Una new entry di vini rossi dalla Puglia tutta da… bere!

Puglia, in termini quantitativi, detiene la più alta e importante produzione vinicola in Italia. Sebbene il dato sembri essere positivo, la produttività elevata in termini numerici e i costi relativamente contenuti, ne fanno pensare come una regione in cui la qualità non è mai ricercata. Causa anche un passato in cui abbiamo visto i vini pugliesi emigrare verso il Nord e l’Europa come “vini da taglio” per rinforzare i vini locali, la Puglia è diventata una regione, in termini vitivinicoli, snobbata da molti: appassionati, critici, esperti del settore hanno una considerazione piuttosto bassa salvo rare eccezioni.

I pareri degli esperti hanno una loro valenza sicuramente, ma sono altri i dati, e altre le considerazioni, che dovrebbero far riflettere:

I vini pugliesi piacciono e si vendono!

Inutile negarlo: Primitivo e Negroamaro sono sulla bocca di tutti, specialmente del pubblico più giovane e femminile, dei clienti che cercano un vino piacevole al palato, un vino morbido e magari anche di gradazione più sostenuta.

I prezzi contenuti e l’ampia commercializzazione che fa conoscere questi nomi in tutta Italia hanno fatto sì che ognuno, almeno una volta nella vita, ha avuto modo di degustare un vino pugliese, trovandone all’interno morbidezza, buona gradazione e senso di appagamento durante la bevuta.

E c’è di più!

Rispetto al passato oggi questo scenario è cambiato grazie all’impegno dei produttori che hanno investito nella valorizzazione del vino pugliese.

Negli ultimi anni i produttori hanno migliorato, implementato e rinnovato i reparti di imbottigliamento adottando anche soluzioni tecnologiche innovative in cantina, mantenendo sempre alti i livelli di produzione ma migliorando, in maniera costante e graduale, la qualità dei vini. 

E allora perché continuare a snobbare la Puglia invece di puntarci con decisione?

Magari offrendo un servizio al calice?

Un’azienda in particolare ci è tornata in mente, una Cantina della Puglia che ha abbandonato il concetto dell’alta produzione con addirittura alcune etichette a tiratura limitata, applicando al suo lavoro una filosofia che fa della qualità dei vini il suo punto forte.

Schola Sarmenti

Perché poi in fondo si sa,

… “Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”… – cantava Venditti ed è la frase che rappresenta al meglio la motivazione della scelta di inserire nella nostra distribuzione la Cantina Schola Sarmenti, autentica di Puglia.

Un “amore” iniziato anni fa, all’inizio della nostra attività, nel 2003, che poi per vari vicissitudini e cambiamenti commerciali avevamo messo da parte, ma mai dimenticato.

Già a quel tempo l’azienda dava l’impressione di poter diventare un punto di riferimento dell’enologia pugliese, identificativa del territorio di appartenenza, producendo vini di assoluta qualità in un contesto dove sono presenti miriadi di aziende da numeri produttivi industriali.

Oggi torna a far parte della nostra distribuzione con un’ampia gamma di etichetta e con vini che rispecchiano la nostra filosofia.

Schola Sarmenti

Schola Sarmenti è un’azienda con sede a Nardò (Lecce) fondata nel 1999 dalle famiglie Marra e Calabrese.

La cantina è un vecchio stabilimento vitivinicolo dell’Ottocento restaurato e recuperato. Il piano terra è costituito da volte a stella realizzate in pietra leccese, la barricaia sotterranea è stata realizzata grazie al recupero delle antiche cisterne di vinificazione.     

Schola Sarmenti

I vigneti sono coltivati con tradizionale metodo ad alberello pugliese ed hanno più di 80 anni di vita che incontra l’innovazione nella cantina, che è ad oggi una delle più moderne dell’intera regione.

I vigneti sono coltivati con tradizionale metodo ad alberello pugliese ed hanno più di 80 anni di vita che incontra l’innovazione nella cantina, che è ad oggi una delle più moderne dell’intera regione.

Grazie a tecniche moderne e innovative, questa cantina è riuscita a distinguersi, racchiudendo in bottiglia tutta l’intensità e l’armonia di una terra ricca di sole e portandole al mondo.

Il successo di Schola Sarmenti inizia da questa scelta importante: preservare un’antica tecnica di allevamento, quella dell’alberello pugliese. Una tecnica tanto difficile quanto preziosa che ha solo bisogno di mani forti e abili per regalare vini di grande qualità e pregio.

Non ti resta che provarli!

Le etichette da noi selezionate

Roccamora Negroamaro

 “Roccamora” 2020 – 100% Negroamaro

Un vino rosso prodotto da uve 100% Negroamaro. L’età media delle vigne da cui provengono queste uve è di 20 anni. Le uve che vengono raccolte a mano e delicatamente riposte in piccole cassette areate per preservarne l’integrità sono poi ulteriormente selezionate per garantire l’utilizzo dei soli grappoli migliori. La maturazione avviene in acciaio a temperatura controllata.

Note di spezie, tabacco e cuoio in un finale di frutto ben marcato. Al gusto al primo sorso si presenta intraprendente, inebria il palato con una morbidezza e una struttura vellutata smorzata da un fine tannino che lascia una scia gradevolmente amarognola.

Critera Primitivo

“Critera” 2020 – 100% Primitivo

Vino rosso prodotto a partire da uve giovani di Primitivo raccolte a mano. La vinificazione e l’affinamento avvengono in acciaio a temperatura controllata.

Colore rosso rubino.  Al naso regala intensità con sentori di frutta matura, prugna secca americana e marmellata di ciliegia. Profumi sinceri, tipici di un’uva ricca e preziosa che intrigano gli animi con uno stravagante e non comune insieme di sentori. Al gusto regala un assaggio carnoso di grande tipicità, con un forte richiamo alla polpa matura, ammaliato da una piacevole freschezza sprigiona tannini vivaci avvolti da una dolce morbidezza in un lungo finale inebriante.

Armentino

“Armentino” 2020 – 50% Primitivo – 50% Negroamaro

Vino rosso ottenuto con un equilibrato utilizzo di uve Primitivo e Negroamaro. Le uve sono raccolte a mano ulteriormente selezionate in cantina. Una volta terminata la vinificazione effettuata sempre a temperatura controllata il vino viene assemblato ed in seguito fatto affinare per qualche mese in acciaio e poi per 5 mesi in bottiglia.

Profumo orgoglioso, sorprende con intensità in un fresco intreccio di note di amarena e frutta matura. In bocca è una grande sorpresa grazie ad una straordinaria matrice tannica che esalta un vino potente e tracotante di sostanza e polpa.

Un vino che saprà farsi amare!

Antieri Susumaniello

“Antieri” 2020 – 100% Susumaniello

L’ultimo vino rosso nato nella cantina. Un vino prodotto con uve Susumaniello, uno dei vitigni autoctoni del Salento.

L’uva, raccolta a mano, viene selezionata manualmente per permettere solo ai grappoli migliori la produzione di questo grande vino di qualità. Seguono poi le fasi di macerazione e fermentazione a temperatura controllata effettuate in tini di acciaio Inox. Al termine della fermentazione malolattica il vino è trasferito ed affinato in botti di quercia Francese dove riposerà per almeno 12 mesi. Per ultimo il vino verrà ulteriormente affinato in bottiglia per un periodo di ulteriori 6-9 mesi.

Un vino deciso, fresco, equilibrato, con grande corpo. Ha colore rosso rubino intenso e impenetrabile. Un vino che sa essere forte ma con garbo, riuscendo a colpire con i suoi profumi complessi e delicati. Presenta note fruttate e speziate in cui si distinguono more, ciliegie mature, pepe nero, vaniglia e chiodi di garofano. In bocca va a concludere con una lunghissima persistenza in bocca.

Un vino a produzione limitata, di spiccata personalità e molto rappresentativi del territorio.

Diciotto Primitivo

“Diciotto” 2019 – 100% Primitivo

Un vino rosso esclusivo, prezioso, a tiratura limitata. Un vino prodotto a partire da vitigni di 80 anni allevati con il tradizionale ed antico metodo dell’alberello pugliese. Da una paziente potatura verde che ne limita la produzione in nome di una qualità assoluta, nasce questo Primitivo.  

Le uve sono raccolte a mano e delicatamente riposte in piccole cassette areate per preservarne l’integrità e successivamente selezionate in cantina. Quindi si passa alla vinificazione a temperatura controllata. Segue un affinamento dove il vino matura per 14 mesi in tonneaux nuovi di quercia francese, media tostatura. Infine, 10 mesi di ulteriore affinamento in bottiglia.

Ha profumi che arrivano al naso con vertiginosa profondità, ed investono con inebrianti sentori di frutti rossi e da una folata balsamica con intriganti sensazioni di frutta tostate e intensi accenti di note speziate. In bocca un velluto aromatico avvolge il palato in un vortice inaspettato di sensazioni. L’elegante armonia riporta gli animi alla realtà, dove tannini vigorosi sanno espandersi con assoluta delicatezza e senza eccessi.

DICIOTTO è una valorosa espressione di una terra preziosa e frutto di abili mani, sagge e amorevoli.

Corimei Primitivo Passito

“Corimei” Primitivo Passito 2020 – 100% Primitivo

Nasce da uve Primitivo in purezza coltivate ad alberello da vigneti con più di 20 anni. Vendemmia tardiva con leggero appassimento sulla pianta; In cantina sono poi ulteriormente selezionate su di un moderno tavolo di cernita. Segue una fermentazione in acciaio a temperatura controllata prima dell’imbottigliamento.

Il vino presenta un colore rosso intenso e profondo; al naso è facile riconoscere le note di frutti rossi e marmellata di amarene. In bocca, invece, si rivela un vino piacevolmente vellutato ed elegante.

Ottimo con dolci della tradizione pugliese e non solo.

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Valdobbiadene Bortolotti

Nel 2021 si è stabilito il record storico con circa 750 milioni di bottiglie di Prosecco Valdobbiadene vendute: un numero enorme, un aumento radicale se confrontato agli anni precedenti che fanno del Prosecco uno dei vini più venduti al mondo.

Questi numeri enormi, nell’immaginario collettivo, portano, giustamente, a valutare il Prosecco come un prodotto di massa che spesso va a collocarsi in una fascia qualitativa medio – bassa, tanto che spesso viene chiamato prosecco o peggio “prosecchino” qualsiasi spumante.

Fortunatamente, tra le tante realtà produttive della denominazione, spicca talvolta qualche eccellenza.

 Una su tutte ha attirato la nostra attenzione: la Cantina Umberto Bortolotti, un produttore storico e di tradizione con sede in Valdobbiadene che ha costruito la sua notorietà grazie alle “Rive”, singoli appezzamenti di terreno scoscesi che esaltano le caratteristiche del Prosecco ottenuto da un’unica identità produttiva.

Abbiamo avuto modo di studiare l’azienda degustandone i prodotti, conoscendo la proprietà, e abbiamo constatato che è una delle realtà più belle e con alcuni tra i migliori vini dell’area di Conegliano e Valdobbiadene.

Ci hanno affascinato molto le Rive, appunto la vinificazione per singolo appezzamento che richiama al concetto di Cru, tanto rinomato ed utilizzato dai nostri cugini francesi ed apprezzato in tutto il mondo, infatti su 43 Rive presenti sul territorio, le Cantine Umberto Bortolotti ne vinifica 5 in quantità molto limitate.

Prosecco Valdobbiadene Bortolotti

L’azienda Cantine Umberto Bortolotti ha una lunga tradizione nella produzione di spumanti di qualità; da oltre settant’anni presenta i propri vini spumanti, affiancando alla tradizione locale tecniche spumantistiche in costante progressione.

Da lungo tempo l’azienda opera tra le realtà storiche del Comune di Valdobbiadene al fine di tutelare e promuovere la forte identità territoriale di una viticoltura da molti definita eroica che, inerpicandosi sulle tante rive per generazioni, ha dato forma ad un territorio riconosciuto dall’UNESCO Sito Patrimonio Universale dell’Umanità nel 2019.

Sono solo 15 i comuni di collina che garantiscono, da 50 anni, la DOC, oggi DOCG, su circa 8.300 ettari adagiati a metà strada tra le Alpi Dolomiti e la città di Venezia.

Prosecco Valdobbiadene Bortolotti

IL VITIGNO

Conosciuto come “Prosecco” e coltivato da oltre 400 anni tra le colline di Conegliano e Valdobbiadene, riprende dalla vendemmia 2009 una delle antiche appellazioni “Glera”, per tutelare più fortemente la tradizione locale e regionale.

La menzione “Rive”, presente esclusivamente nell’area del Conegliano Valdobbiadene DOCG e nella versione spumante, rappresenta e promuove dal 2009 l’essenza del territorio collinare famoso per i propri spumanti.
E’ prodotto, infatti, esclusivamente con uve provenienti da un unico Comune o frazione di esso, per esaltare le caratteristiche che una collina, un vigneto può conferire a quel vino.

Il termine “Rive” sta ad indicare, nella parlata locale, i vigneti posti in terreni scoscesi ed ha lo scopo di mettere in luce la vocazione e le molte differenze che esprimono le diverse località della Denominazione di Origine che si estende per oltre 30 chilometri. Sono storicamente i più difficili da lavorare, dove ogni fase della coltivazione e la raccolta si effettuano solo ed esclusivamente a mano.

Nel territorio tutelato sono presenti ben 43 Rive che indicano altrettante diverse espressioni territoriali.

Ad esse è riservato un vino con indicazione obbligatoria d’annata, elaborato esclusivamente in versione spumante, ottenuto da vendemmia manuale in vigneti in cui la resa massima è di 130 quintali ad ettaro.

L’azienda Bortolotti è l’unica che produce Prosecco Valdobbiadene DOCG ottenute da 5 “Rive” ben identificate, tutte in produzione limitata. Le Rive selezionate per i cinque ‘Cru’ sono: Rive di Santo Stefano, Rive di Rolle, Rive di Col S. Martino, Ron di Valdobbiadene e Rive di Colbertaldo.

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Fabrizio Dionisio: il “vero” Syrah di Cortona, esaurito in prenotazione

Fabrizio Dionisio Syrah

La richiesta sempre più crescente per i vini dell’azienda Dionisio ha creato un problema con la disponibilità e la reperibilità di alcuni dei vini della suddetta azienda, su tutti il Viognier, la Rosa del Castagno e la Bolla Galeotta. Ma anche la disponibilità del Castagnino è limitata!

La Rosa del Castagno è nato come una sfida: produrre a Cortona, utilizzando le nostre uve Syrah, un grande vino “bianco”…ovvero un rosato, un Syrah godibile soprattutto in primavera e in estate, da bere per accompagnare zuppe e piatti di pesce e verdure, formaggi freschi, stagionati e erborinati, carni alla griglia o anche la pizza. E ci sono riusciti!

“Linfa” Toscana Viognier è un vino bianco con eccellente struttura, fatta di mineralità ed acidità e di adeguata materia a compensare e soddisfare. Ha moltissimi tratti dei grandi Viognier del Rodano. Già eccellente, ma con grandi prospettive di crescita.

Bolla Galeotta è un’insolita espressione del vitigno Syrah, una bolla amichevole, fine e delicata, sincera e naturale, beverina e conviviale, espansiva e cordiale ma non ruffiana. Capace di ammaliare e sedurre…
Insomma, una vera e propria Bolla Galeotta!

Per cercare di accontentare tutti i nostri clienti avevamo aperto le prenotazioni sui suddetti vini, in modo da poter garantire ad ognuno le quantità richieste. La risposta è stata repentina e tutte le quantità a noi assegnate sono state esaurite in pochissimo tempo.

Per chi non ha avuto la possibilità di ottenere qualche etichetta, l’appuntamento è rimandato al prossimo anno.

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Franciacorta “Padron” 007 & 008”

due nuovi “agenti” a tiratura limitata

Potrebbero sembrare 2 nuovi agenti segreti creati dalla penna di Ian Fleming, pronti a smantellare  qualsiasi cellula terroristica presente sul territorio.

Franciacorta Padron

Non è proprio quel genere di romanzo ma la storia del Franciacorta Padron & C. ha lo stesso alone di mistero, fascino e avventura. Ne abbiamo già parlato con l’uscita della versione “006”, ahimè terminata troppo presto.

L’anno scorso quello che sembrava un inserimento anonimo e di poco conto, un prodotto di cui su internet o sulle riviste non si trovava nemmeno un cenno,  si è rivelato una scelta azzeccata e congeniale al nostro, ormai, famoso slogan:

Grandi Vini di Piccoli Produttori

Un successo inaspettato! Chi ricorda il bollettino dello scorso anno sicuramente ricorderà che parlavamo di scarsità di produzione ed una rarità nel trovare il prodotto.

Bene, vi avvisiamo fin da subito, senza giri di parole:

quest’anno sarà ancora peggio!

Nonostante l’uscita di due nuove annate la nostra assegnazione non è aumentata nemmeno di una bottiglia.

Il Franciacorta Padron 007 e 008 è un prodotto che entra diretto nelle grazie degli appassionati e degli amanti della tipologia.

Le nostre “scorte” sono già in magazzino: data la scarsità di bottiglie, la distribuzione sarà limitata e assegnata ai clienti che hanno già acquistato lo scorso anno, previa prenotazione.

Chi, l’anno scorso, non ha creduto nel prodotto o non ha avuto la possibilità di prenotare qualche bottiglia, ha ancora qualche speranza di vedersi assegnate le nuove etichette.

Da questo momento sono aperte le prenotazioni per chi desidera avere il “Padron” nella propria selezione!

Una volta terminate le bottiglie se ne riparlerà il prossimo anno.

Noi vi abbiamo avvisato… era nostro dovere farlo.

Per info e prenotazioni potete contattarci cliccando qui, in alternativa potete inviare un email a ordinicapobiancowine@gmail.com

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L’arte del Rosato

in Provenza si producono i migliori

Provenza Rosé Rosato

La Provenza ha saputo costruire in soli 30 anni la sua fama mondiale come produttrice di vini rosati.

Oggi la Francia produce i migliori rosati del mondo ed in testa alla produzione si trova la Provenza.

Le AOC della Regione sono: Côtes de Provence, Coteaux d’Aix-en-Provence, Coteaux Varois en Provence, Les Baux-de-Provence, Palette, Cassis, Bandol e Bellet.

Come è nato il successo mondiale dei rosati di Provenza? 

Tradizione, qualità, stile, un’immagine forte sono i valori che contribuiscono a costruire la fama di un vino.

I rosè sono caratterizzati dal tipico colore rosa pallido leggermente aranciato, da un intenso profumo di macchia mediterranea e da un’inconfondibile nota salina.

Nella loro migliore espressione, possono perfino invecchiare per una decina d’anni, arricchendosi di un’interessante evoluzione aromatica. L’assemblaggio tradizionale è composto dalla Grenache, Mourvèdre e Cinsault, ma possono essere utilizzati anche altri vitigni come Syrah, Tibouren e Cabernet Sauvignon.

Rosé Provenza Rosato

Ma perché i Rosati di Provenza sono così apprezzati?

Ai consumatori piace il rosé perché è un vino diverso, giovane e adatto alle situazioni conviviali, facile da apprezzare, anche non avendo una grande cultura del vino, e da condividere con gli amici, piace alle donne e ha un consumo non solo legato all’estate.

I Rosati negli ultimi anni sono diventati simbolo di eleganza, fascino, convivialità.

Vini da prendere in considerazione ed inserire nella rotazione della vostra selezione.

Successo garantito!

Cotes de Provence Rosé “Terre Promise” – Chateau Henri Bonnaud

Il Domaine di trova nella denominazione Palette, una delle più piccole e più antiche di Provenza, in una posizione privilegiata che protegge i vitigni dal Maestrale.

Terre Promise è un Rosé fresco e fragrante, ottimo per allietare le calde serate estive   (e non solo).

Cadet de La Begude – Domaine de La Begude

Bandol è la zona più bella e importante dell’intera Provenza.  Il suo colore è intenso e brillante ed è caratterizzato da un colore granato. Al naso rivela un profumo di amarena, con sentori di menta e spezie.

Questo vino si gusta al meglio nell’esuberanza della sua giovinezza.

Coteaux d’Aix en Provence – Chateau Revelette

Chateau Revelette si trova nella città di Jouques, 30 km a nord di Aix en Provence. Un metodo di viticoltura sostenibile, coltiva e vinifica in modo biodinamico.

Violetta, frutti neri e spezie guidano il profilo aromatico di questo vino morbido, dotato di tannini fini e teneri.

Un Rosé fresco ed equilibrato, impossibile farne a meno!

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  “Lù” Catarratto – Gaetano Di Carlo:

autenticità, appartenenza e selezione.

La ricerca di un vino sempre più autentico e una domanda sempre crescente di vini pregiati legati al territorio d’origine hanno spinto, sempre più produttori, alla creazione di vini ottenuti da vitigni autoctoni della zona di produzione.

Una delle regioni italiane, che più di altre, ne sta intensificando la produzione, grazie anche ai molti vitigni autoctoni presenti, è sicuramente la Sicilia.

Gaetano Di Carlo

L’azione di selezione e di recupero dei vitigni autoctoni ha orientato i produttori siciliani verso l’adozione di scelte varietali oculate e strategiche che potessero valorizzare le produzioni.

Tra i vari vitigni autoctoni il più antico e il più presente in Sicilia è il Catarratto.

Il vitigno Catarratto è un’uva coltivata da secoli in Sicilia e la sua origine si perde nella notte dei tempi, essendo tra i più antichi dell’isola.

È coltivato in ogni angolo di Sicilia, anche se la sua zona elettiva è sicuramente il Trapanese, dove è coltivato da sempre ed è stato per lungo tempo il protagonista di un grande vino come il Marsala.

Gaetano di Carlo

Il Catarratto è un vitigno molto espressivo, i suoi profumi sono intensi, tanto che è considerato un vitigno semi-aromatico.

I profumi che lo contraddistinguono sono incredibile, quando il vino è ben fatto: frutta tropicale, torba e cereali, miele, mandorle e canditi, fiori e una nota speziata leggera che taglia tutto il vino.

Trovare il giusto equilibrio non è facile ed è davvero difficile trovare vini fatti con precisione e che non stanchino.

Molti piccoli produttori sono riusciti nell’impresa di fare una buona selezione: grandi vini bianchi di grande profondità, dotati di sapidità ed eleganza.

E se parliamo di grandi vini di piccoli produttori non potevamo perdere l’occasione di scovare qualche “chicca” ed inserirla nella nostra distribuzione.

Gaetano Di Carlo

Tra la moltitudine di aziende vitivinicole siciliane, la nostra curiosità è caduta su una piccola azienda di Palermo: Gaetano di Carlo.

Perché abbiamo selezionato l’azienda agricola Gaetano di Carlo per la nostra distribuzione?

Perché la sua filosofia rispecchia a pieno anche la nostra.

Una filosofia finalizzata alla coltivazione di un unico vitigno (Catarratto), una produzione limitata (solo 7100 bottiglie numerate) e un vino autentico e preciso appartenente al territorio d’origine.

Un grande vino di un piccolo produttore di cui sicuramente sentiremo parlare molto bene!

Gaetano di Carlo nel 2019, dopo 10 anni lontano dalla sua terra natia, decide di ritornare in Sicilia e di iniziare a produrre vino, per tornare a fare quello per cui è nato: l’agricoltore, una passione che lo ha affascinato fin da piccolo.

Ha scelto come sede per la sua azienda Corleone, tra i più fertili territori siciliani, un territorio unico per la produzione agricola ma soprattutto per il vino; un territorio dove si può far venir fuori la miglior espressione del vitigno.

Gaetano Di Carlo

Una scommessa che viene vinta quando nasce il primo vino “Lù” abbreviazione di Luca, nome del figlio e del padre di Gaetano. 

Un Catarratto 100% da vigneti di circa 30 anni di età, fatto come una volta: di color giallo paglierino, regala al naso profumi intensi di fiori bianchi e agrumi accompagnati da piacevoli note iodate. Al palato è complesso, fresco e molto sapido. Ottimo a tutto pasto, dall’aperitivo al dolce. Eccezionale su tutti gli antipasti!

Un vino autoctono, da un produttore radicato, in un territorio unico!

Sei convinto che questo vino rispecchi a pieno anche la tua filosofia? Vorresti inserirlo nella tua carta dei vini? Allora contattaci cliccando qui

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Tenuta Civranetta – Fidora

Negli ultimi anni la produzione e il consumo di vino biologico sono aumentati in maniera considerevole e oggi continuano a dare segnali di grande vivacità.
Perché si sceglie di produrre vino biologico? Le motivazioni alla base dell’agricoltura biologica, già nel secolo scorso, si sono legate alla volontà di preservare la salute dei consumatori e avere un minore impatto ambientale.
Incuriositi dall’aver letto che questa tenuta è l’unica nella denominazione Prosecco ad avere la certificazione Demeter, e ritendendola un’ottima scelta grazie al lavoro svolto in cantina e nei vigneti, abbiamo deciso di inserire nella nostra distribuzione la linea di Prosecco Fidora di Tenuta Civranetta.

Tenuta Fidora Prosecco

Tenuta Civranetta è uno dei più longevi esempi di ambiente coltivato in bio nel nostro paese e il più vecchio in Veneto.
Pesticidi, erbicidi e fertilizzanti chimici: dimenticatevi tutto questo all’interno dei vigneti. Le sostanze di sintesi sono sostituite da prodotti naturali di origine biologica.
Dove ci troviamo? Non troppo lontani dalla laguna di Venezia, sui resti della Via Annia, una strada anfibia di epoca romana. Qui la famiglia Fidora, nella Tenuta Civranetta, è dedita alla coltivazione della vite da quasi un secolo. Erano queste le terre del Foresto veneziano: foreste di pianura coltivate su suoli caratterizzati dal “caranto” (antica stratificazione pleistocenica composta da terreno compatto limoso-argilloso con noduli calcarei). Un paleosuolo ricco di mineralità, dunque.
Nel 1974 Guido Fidora ha deciso di convertire l’azienda di famiglia all’agricoltura biologica. Tutti i vigneti sono lavorati secondo due principi essenziali: l’abbandono dei prodotti chimici e lo sviluppo della biodiversità, risorsa essenziale per far sì che le viti abbiano le proprie difese naturali. Si favoriscono così lo sviluppo e la convivenza di più specie di piante e animali all’interno dello stesso habitat, attraverso l’utilizzo di rive alberate, prati, siepi, boschetti e stagni, si dà favorire la presenza naturale di fauna selvatica. Qui si trovano, infatti, lepri, volpi, fagiani, anatre, aironi, cinghiali e molte altre specie. Impegno, perseveranza ed esperienza.
E uva, uva sanissima per fare vino.

Prosecco Doc Frizzante “Il Fondo”

Prosecco Fidora

100% Glera 

Il Prosecco DOC Il Fondo è caratterizzato dal deposito di lieviti sul fondo della bottiglia, dovuto al metodo di produzione tradizionale, utilizzato fin dall’antichità, che prevede una seconda fermentazione in bottiglia senza sboccatura. Quello che si ottiene è un vino secco, fruttato, fresco e minerale. Il prolungato contatto con i lieviti conferisce un finale sapido e deciso e un sapore equilibrato, arricchito da lievi sentori di crosta di pane. Schietto e diretto, è consigliabile consumarlo limpido dopo averlo separato dal deposito, anche se a piacere può essere servito ancora leggermente torbido.

Prosecco Doc Spumante Brut

Prosecco Fidora

100% Glera  

I Prosecchi della gamma rivelano grandi doti di bevibilità. In particolare il Brut merita una menzione. La prima fermentazione ha luogo dopo la pigiatura delle uve. Una volta stabilizzato il vino base, si dà il via alla seconda fermentazione con metodo Charmat, che dura almeno 8 settimane, così da ottenere un perlage più fine. Di colore giallo paglierino molto tenue e riflessi verdolini, al naso è fresco nei richiami ai fiori di campo, bianchi, e alla polpa di mela verde. Al palato è persistente e abbastanza marcato con una lieve nota amarognola di mandorla. Un Prosecco ottimo come aperitivo.

Prosecco Doc Spumante Extra Dry

Prosecco Fidora

100% Glera 

La prima fermentazione ha luogo dopo la pigiatura delle uve. Una volta stabilizzato il vino base, si dà il via alla seconda fermentazione con metodo Charmat, che dura almeno 8 settimane, così da ottenere un perlage più fine. Effervescenza sottile, piacevole e beverino, netto, fine, nei riflessi del tenue giallo, delicati accenti di fiori bianchi, di acacia e glicine, frutta a polpa bianca, mela golden stuzzicano il palato nella trama armonica delle bollicine, raffinata essenza di piacere. Da bere sempre.

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Vasco Sassetti, la semplicità nella massima espressione del Sangiovese

Vasco Sassetti

L’azienda Vasco Sassetti si trova a Castelnuovo dell’Abate, una piccola frazione nel comune di Montalcino. Ed è qui che ha prodotto vini dai primi del 900, partendo da “solo” quattro ettari di vigneti. Nel 1985, con l’aiuto di un enologo, si è deciso di avvalersi di un nuovo assetto aziendale, lavorando solo vini da bottiglia, collocandosi in un segmento di alta qualità: ristrutturare i vigneti esistenti, ma soprattutto cercare nuovi terreni per una superficie complessiva di ha 15.

La filosofia del lavoro è soprattutto volta alla produzione di uve di alta qualità, sfruttando al massimo la potenzialità del territorio, ma soprattutto il rispetto della produttività di un vitigno così importante, ma difficile come il Sangiovese.

La ricerca continua in ogni annata dell’appezzamento che offra le migliori caratteristiche per il Brunello Riserva, ma, ancora prima, impostare la giusta potatura secca per evitare interventi massicci sulla vegetazione in estate, ovvero cercare d’interpretare al massimo l’espressione dei propri vigneti nel territorio.

La vendemmia ogni volta è una sfida!

Vasco Sassetti

Sfida principalmente alle avversità meteorologiche che nei primi giorni di ottobre spesso volge alle piogge, ma in azienda si esigono uve perfettamente mature e per fare ciò spesso si vendemmia nella seconda quindicina di ottobre, ma sempre per avere il massimo della espressione del frutto maturo del Sangiovese che esprime al meglio la ciliegia marasca rossa nel vino.

La cosa più importante della realtà Vasco Sassetti è il vinificare e lasciare sempre separate tutte le particelle di vigneto sino al momento del taglio definitivo d’imbottigliamento, in questo modo, vengono sfruttate ed integrate perfettamente le diverse sfaccettature e le caratteristiche che i vari vigneti di proprietà riescono ad esprimere.

Essenzialmente l’azienda con la sua semplicità ha la voglia e la forza di trarre dal territorio il massimo dell’espressione del vitigno Sangiovese nel tempo, con la conoscenza anche degli anziani del luogo.

Autenticità e “visione contadina”: è questo che resiste e si respira nei vini di Vasco Sassetti.

Vasco Sassetti

Brunello di Montalcino 2016: la 2016 è un’annata importante, quasi straordinaria, e se ne parlerà ancora per un po’ di tempo, merito anche della capacità di invecchiamento longeva del Brunello di Montalcino (oltre 15 anni).

Un’annate così perfetta non si vedeva dal 2010 ed ha restituito entusiasmo ai produttori nonostante il periodo che stiamo vivendo.

Vinificato da uve Sangiovese nel contesto delle tipologie previste dalla denominazione, si contraddistingue per il suo profilo organolettico caratteristico ed originale al tempo stesso.

Un Brunello dallo stile classico, quasi “contadino”, strutturato ed intenso che conquista per la sua ampiezza e complessità.

Una menzione va data, obbligatoriamente, anche al Rosso di Montalcino: fratello minore del Brunello, giovane e pronto da bere. Un’espressione fruttata e versatile del Sangiovese.

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La tradizione, la qualità, la ricerca continua…        

In questi primi due mesi del nuovo anno gli inserimenti nel nostro listino e le sorprese da proporre ai nostri affezionati clienti non sono di certo mancate. Oltre ad aziende italiane, produttrici di vini di assoluta qualità, abbiamo anche importato, come avete avuto già modo di appurare, etichette di due Domaine francesi di due zone della Borgogna molto rinomate: Meursault e Chablis. Aree vitivinicole in cui lo Chardonnay prevale su altri vitigni con prodotti di indiscussa qualità.

Ma non eravamo ancora soddisfatti, eravamo alla ricerca dell’ultimo tassello per completare il nostro puzzle.

Abbiamo letto e riletto le nostre selezioni di etichette, valutato una moltitudine di vini che potevano fare al caso nostro, abbiamo scritto e contattato tantissime aziende.

Mancava un’azienda che producesse Pinot Nero!

Non un Pinot Nero qualsiasi… il Pinot Nero della Borgogna, il vero Pinot Nero, quello per eccellenza; uno dei vini rossi più famoso ed apprezzato da tutto il Mondo.

Facendo fede al nostro motto “Grandi vini di piccoli produttori” la nostra scelta non poteva (e non doveva) ricadere in una banalità commerciale, non stavamo cercando niente che fosse già distribuito né tantomeno un vino “industriale”, ma un grande vino di un piccolo produttore tradizionale.

Il nostro obiettivo è un pinot nero diclasse, frutto di immensi sacrifici e di una dedizione totale nei confronti della vinificazione. Un vino prodotto in modo tradizionale, un contatto diretto tra il vigneron ed il terroir in cui produce i suoi vini.

Allora si riparte: viaggi, telefonate, email, messaggi, giorni ad attendere una risposta soddisfacente ed appagante o, per lo meno, qualcuno che ci prendesse seriamente in considerazione.

Dopo tanta attesa, con il morale ormai basso e le speranze rasenti lo zero, arriva un email che ci fa brillare gli occhi di felicità.

Un piccolo domaine esistente dal 1966, in una delle zone più vocate alla coltivazione del Pinot Nero, ci ha dato disponibilità per i suoi prodotti.

Eureka!

Senza indugio alcuno, proviamo il loro Pinot Nero (restando estasiati) e procediamo all’ordine. Vi anticipiamo che le etichette a noi assegnate sono già arrivate.

(P.S. le quantità sono sempre esigue, ma chi si accontenta gode! Anticipate le prenotazioni!!!)

Questo è il nostro lavoro!

Un viaggio ricco di emozioni, di scoperte sensazionali, di gioie, di ricerca costante ma pieno di insidie, di imprevisti, di rifiuti (tanti!)

Ma non ci fermiamo, restiamo concentrati per raggiungere il nostro scopo:

condividere le nostre esperienze e le nostre ricerche con voi e con la consapevolezza di trasmettervi le nostre stesse emozioni!

Dopo la breve narrazione di questa nostra nuova “conquista” in terra francese, andiamo a presentare il domaine appena citato:

Régis Rossignol Changarnier

Regis Rossignol tradizione

La tenuta Régis Rossignol Changarnier si trova nel comune di Volnay. La bella storia di una coppia, che dal 1966, produce vino in Borgogna in modo veramente tradizionale.

Régis Rossignol, alla veneranda età di 86 anni, è in teoria in pensione, ma sembra che continui incessantemente ad assecondare e dirigere il processo di produzione del Domaine.

Régis continua a vivere la sua passione ogni giorno, per tutte le stagioni ed ovviamente a contatto con gli amanti del vino alla ricerca di autenticità durante le degustazioni in azienda.

Il domaine dispone di 7 ettari di vigneto, o meglio, quasi 6,5 ettari di vigneto vero e proprio, a causa del reimpianto. Tutti i vigneti sono di proprietà e sono prevalentemente nel comune di Volnay. Ci sono anche 0,5 ettari a Pommard, 0,66 ettari di Beaune Teurons, un po’ a Savigny e a Meursault.

Bottaia

Le viti sono coltivate nel modo più tradizionale possibile, arando il terreno abbastanza profondamente. Le radici poi scendono più in basso, il che consente al terroir di esprimersi meglio nei vini. Il lavoro della vite è essenziale e rigoroso.

Le uve vengono sempre raccolte manualmente e non sono, o solo leggermente, diraspate, il che conferisce ai vini più carattere, frutta e invecchiamento.

Tutti i vini vengono invecchiati per 13 mesi, esclusivamente in botti di rovere prima dell’imbottigliamento.

La tenuta

I vini

Regis Rossignol è un simpatico e tradizionale vigneron; semplicemente racconta così i suoi vini:

Lavoro in modo tradizionale, ho sempre arato le viti, e senza trattamenti chimici… Praticamente per tutto, preferisco seguire la luna piuttosto che un calendario Bio!

I vini sono tradizionali, il più semplice possibile. Mi piace mantenere i tannini, così i vini si mantengono bene, – faccio vins de vigneron, non vins d’oenelogue

Faccio la stessa vinificazione ogni anno. Inizio sempre la vendemmia di sabato, seguito da 12 giorni di vinificazione – siccome faccio sempre lo stesso, ottengo la tipicità dell’annata ogni anno.”

E come sceglie Regis cosa bere?

“I vini giovani facili da bere non sono la mia idea di Borgogna…Attualmente bevo 1979, 2000 e 2001. Un vino di 30 anni di qui è buono! Un vino di 15-20 anni è quasi buono!”

Etichette

Bourgogne Rouge 2017

Un Pinot Nero raffinato anche se semplice.  Da bere già giovane ma capace di essere atteso per qualche anno.

Bourgogne Vieilles Vignes 2017

Il Pinot Nero “Vieilles Vignes” proviene da viti di oltre 50 anni. La cultura, la vinificazione, la conservazione in botti di rovere e in bottiglia sono identiche alla pratica implementata per elaborare i 1er Cru.

Volnay 2017

Uve Pinot Nero provenienti dai terreni che circondano la tenuta a Volnay. Un vino rotondo e delicato che migliorerà negli 8-10 anni a seguire, e può essere conservato per 15-20 anni senza problemi.

Volnay 1er Cru 2005, riserva di cantina

Volnay 1er Cru proviene da un terreno molto vicino alla tenuta in pendenza con orientamento sud-est. Un vino con degli anni sulle spalle ma che all’assaggio avrà raggiunto la sua massima espressione. Chapeau!

Volnay 1er Cru “Les Brouillards” 2018

Volnay 1er Cru Les Brouillards proviene da un terreno molto vicino alla tenuta in pendenza con orientamento sud-est: la pendenza favorisce il drenaggio, il contenuto di ghiaia assicura la permeabilità e la percentuale di argilla determina la ricchezza di elementi assimilabili. Il termine Brouillards significa “nebbia”, non è legato al tempo ma deriva dal vecchio “breuil” o “beuillât” francese, un piccolo terroir dove crescevano boschi giovani. Questo cru 1er di Volnay unisce razza, nobiltà, finezza ed eleganza.

Volnay 1er Cru “Les Mitans” 2018

Volnay 1er Cru Les Mitans proviene da un terreno molto vicino alla tenuta in pendenza con un orientamento sud-est: la pendenza favorisce il drenaggio, il contenuto di ghiaia assicura la permeabilità e la percentuale di argilla determina la ricchezza di elementi assimilabili. Il termine “Mitans” deriva dalla parola “medio”, si trova notevolmente a metà collina ed esposto ad est. Un vino di classe e raffinatezza.

Pommard 2017

Il vigneto del Domaine si trova a Pommard “Les Chanlins”, un terroir sorprendente in cui il vino prodotto ha una potenza, finezza e una consistenza piuttosto rara.

Bourgone Aligoté 2018

Bourgogne Aligoté è un vino bianco secco prodotto nella stessa zona di denominazione della Bourgogne. Deve il suo nome ad un’uva bianca di Borgogna: Aligoté. Un vino da bere giovane!

Meursault 2009, riserva di cantina

Il vigneto Meursault occupa la parte meridionale della costa di Beaune e si estende su dolci pendii tra 230 e 360 metri sul livello del mare. L’abbondanza di marne bianche in ambiente calcareo spiega il predominio della produzione di vini bianchi tipo Chardonnay. Meursault è un vino pieno di sensualità, allo stesso tempo opulento, sottile e delicato, che matura lentamente e per molto tempo. Un carattere minerale, grasso, burroso…

I vini del domaine Regis Rossignol Changarnier sono delle vere chicche enologiche.

Vini di qualità prodotti in un terroir molto vocato come Volnay:

dalla cura maniacale delle viti alla produzione con regole fisse in cantina, il tutto per ottenere vini superlativi da bere giovani e da invecchiamento!

Disponibilità limitata!

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Domaine Millet

Non è un semplice vino, non è una semplice zona vitivinicola: è lo Chardonnay!

Lo Chardonnay è uno dei vini più richiesti e forse il più famoso di tutti.

Un vino bianco le cui caratteristiche derivano dalla struttura del vitigno originale e di conseguenza dalla tipologia d’uva. Nasce in Francia e nello specifico nella regione della Borgogna e con il tempo è diventato il vitigno a bacca bianca più noto al mondo, dato che può essere coltivato con buoni risultati praticamente ovunque.

Quindi che si fa? Si va alla ricerca di un’azienda che produce “esclusivamente” Chardonnay.

Dove? Nella zona di origine del vitigno, ovvero in Borgogna (Chablis in particolare). Perché proprio Chablis? Perché qui lo chardonnay si veste da interprete del suo territorio, traducendo in sensazioni tutto quello che rende speciale una zona come questa.

Chablis in inverno

Chablis si trova nella regione vinicola più settentrionale della Borgogna. Il clima è continentale e le 4 stagioni sono ben marcate: gli inverni sono rigidi, le primavere soggette a gelate, le estati calde e gli autunni offrono condizioni ottimali di maturazione per le uve. In inverno il freddo non dà tregua e anche in primavera ci sono spesso gelate che possono rappresentare un pericolo per le vigne. Un pericolo che i vignerons cercano di scongiurare anche installando delle stufe tra i filari, con un colpo d’occhio particolarmente suggestivo di notte, tanto da meritarsi l’appellativo di “vino che viene dal freddo”.

Noi ci siamo andati in Borgogna, a Chablis, e che non fosse una “semplice” negoziazione lo abbiamo capito subito!

Chablis è una zona in cui i domaine si susseguono uno dietro l’altro (come del resto in tutta la Borgogna) e, anche stavolta, trovare un produttore che ci abbia dedicato del tempo e abbia messo a disposizione i suoi vini è stata un’impresa veramente ardua.

Le risposte sono state sempre le stesse: bottiglie esaurite, vini già distribuiti, poca voglia di collaborare all’estero, abbiamo venduto tutto e quello rimasto è la nostra scorta personale, ecc.

Ma non ci siamo arresi!

E finalmente, tra le “pochissime” risposte che abbiamo ricevuto, c’è stato un domaine che ha suscitato in noi maggior curiosità e considerazione (oltre a darci disponibilità di etichette): il Domaine Millet.

Ci hanno assicurato una parte dei loro vini, anche se in quantità minori di quelle che volevamo.

Una volta finite le disponibilità se ne riparlerà il prossimo anno, sempre se lasceranno qualche bottiglia anche per noi.

Per cui, se avete in programma di “combattere” i primi calori primaverili e le torride serate estive con vini bianchi meravigliosi, inserendo magari nel vostro locale questa gamma di etichette, anticipate le prenotazioni!

Le cose belle (e buone) non durano per sempre; in questo caso durano pochissimo!

Domaine Millet

Ogni giorno, il team del Domaine Millet mette tutto il suo cuore nella coltivazione delle vigne, producendo uve Chardonnay di altissima qualità e offrendo vini con aromi fini ed eleganti, riflessi del terroir di Chablis.

Vinificazionericchezza dei profumi e regolarità delle annate: gli elementi che hanno costituito la solidità e la reputazione del Domaine.

Rispettare il proprio terroir, lavorare le viti, raccogliere le uve, vinificare e maturare il vino, imbottigliare la produzione in cantina, affinare le proprie competenze nel rispetto della tradizione. 

Alla fine è un piacere presentare il frutto del suo lavoro e della sua cultura.

Le quattro denominazioni che compongono il vigneto Chablis sono delimitate da diversi criteri, tra cui l’esposizione dei versanti, il microclima e il tipo di terreno e sono, dal basso verso l’alto: Petit Chablis, Chablis, Chablis Premier Cru e Chablis Grand Cru.

Etichette Domaine Millet
Apertura bottiglia Domaine Millet

Petit Chablis

È una denominazione comunale creata nel 1944. Può essere prodotto in tutti i comuni di Chablis. Questi terroir si trovano alla sommità della collina o all’inizio dell’altopiano, le esposizioni sono varie. La zona di produzione è attualmente di 1562 ettari. La resa massima autorizzata è di 60 ettolitri per ettaro.

Il Domaine Millet produce Petit Chablis, le cui uve provengono dai vigneti di un unico appezzamento di 9 ettari, nel comune di Poilly sur Serein.

Questo Petit Chablis, 100% Chardonnay, nasce dalla tradizionale vinificazione su fecce fini in tini di acciaio inox a temperatura controllata. Un Petit Chablis molto piacevole.

Chablis

È una denominazione comunale istituita nel 1938. A Chablis sono piantati 4.420 ettari. La resa massima per questa denominazione è di 60 ettolitri per ettaro. 

I vigneti del domaine della denominazione Chablis si trovano nei comuni di Béru e Viviers, su appezzamenti dai nomi magici: “Sur les fontaines” o “Sous les plantes“.

Questo Chablis, 100% Chardonnay, nasce dalla tradizionale vinificazione su fecce fini in tini di acciaio inox a temperatura controllata.

Offre un bellissimo colore oro chiaro con riflessi verdi. Mineralità, fragranze floreali e frutta.

Un vino di successo!

Domaine Millet

Chablis Premier Cru

È composto da 40 climat, di cui 18 principali, tra cui Vaucoupin, Montée de Tonnerre, Vaillons, Fourchaume e Vosgros. 

Domaine Millet produce Chablis 1er Cru Vaucoupin, un appezzamento situato sulla riva destra del Serein, nel comune di Chichée.

Questo Chablis 1er Cru Vaucoupin, 100% Chardonnay, nasce dalla tradizionale vinificazione su fecce fini in tini di acciaio inox a temperatura controllata. Un colore dorato con colori luccicanti, molto morbido, rotondo e voluttuoso.

 Un vino molto elegante, generoso e con un gusto molto equilibrato.

Chablis Grand Cru

Le grandi annate si trovano solo nel comune di Chablis. Questa denominazione rappresenta 100 ettari (ovvero il 2% della superficie totale del vigneto Chablis). Si trova solo sulla sponda destra del Serein, su pendii prevalentemente sud-occidentali con forte soleggiamento. La resa massima è di 54 ettolitri per ettaro. La denominazione ha 7 climat: Blanchots, Bougros, Les Clos, Grenouilles, Les Preuses, Valmur e Vaudésir. 

Domaine Millet vinifica e commercializza Chablis Grand Cru Vaudésir.

100% Chardonnay, nascono da vinificazione tradizionale, 50% in tini di acciaio inox e 50% in botti (2/3 anni) Vini delicati e intensi, morbidi, complessi. Freschezza ed acidità molto nobile.
Uno Chablis che fa esplodere la voglia di continuare a bere!

Crémant de Bourgogne

Il vigneto Tonnerrois, poco distante da quello di Chablis, è molto favorevole anche al vitigno Chardonnay, oltre che a quello del Pinot Nero, che vengono utilizzati in assemblaggio per produrre il Crémant de Bourgogne.

Il colore tendente al giallo chiaro, leggermente ramato con bei riflessi dorati; limpido, brillante e attraversato da setose bollicine.

Al naso è molto espressivo e goloso, rivela eleganti note di frutti gialla, albicocca e pompelmo.
La bollicina presente al primo sorso lascia il posto a note saline e minerali. Poi note rotonde e sottili di fiori d’arancio e frutta matura avvolgono la bocca.

Un Crémant de Bourgogne, ottenuto da un blend di Chardonnay e Pinot Nero, armonico, fresco e finemente dosato.

Bourgogne Chardonnay

Questo Bourgogne Blanc, 100% Chardonnay, nasce dalla tradizionale vinificazione su fecce fini in tini di acciaio inox a temperatura controllata.

Un appuntamento con golosità e freschezza. Da provare!

Vigne di Chardonnay a Chablis

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Domaine Sylvain Dussort

Dopo molti tentativi a vuoto, esiti negativi nelle trattative e produttori che hanno già esaurito i loro vini (perché in Borgogna i vini vengono venduti e finiscono realmente), la nostra ricerca ha dato i frutti sperati. Abbiamo finalmente raggiunto un accordo commerciale con un Domaine di Borgogna per distribuire i loro vini in tutto il territorio nazionale: Domaine Sylvain Dussort

Da una lunga stirpe di vignaioli e bottai con sede a Meursault, Sylvain ha rilevato la tenuta nel 1982 con sua moglie, nella proprietà dove vivevano i suoi nonni. Nel corso degli anni la tenuta si è ampliata con l’acquisizione di nuovi vigneti, nonché con l’ammodernamento e l’ampliamento degli edifici esistenti della cantina.  
Coltivano una superficie di 6 ettari, rappresentando le uve dei vitigni storici della Borgogna; Aligoté e Chardonnay per i vini bianchi e Pinot Nero per i rossi.

In vigna si pratica una coltivazione sostenibile, nel rispetto dell’ambiente e per ispirare fiducia nei loro prodotti, ottenendo risultati di qualità in armonia con la natura.

Vinificazione tradizionale

Vinificazione tradizionale che consente lo sviluppo della fermentazione naturale senza l’introduzione di lieviti, con un attento monitoraggio di ogni vino durante l’invecchiamento.

Storia dello Chardonnay a Meursault

Non è un caso che il villaggio di Meursault sia il regno dello Chardonnay. Nel corso dei secoli, i loro vini bianchi si sono costruiti una reputazione indiscussa. Studi dettagliati del sottosuolo locale costituito principalmente da scisto con una buona dose di argilla creano un’alchimia perfetta per l’uva Chardonnay. Parte del villaggio di Meursault sul lato verso Volnay produce vini rossi perché qui il terreno è molto diverso, con una dominante calcarea favorevole al Pinot Nero.

I vini entrati nel nostro listino del Domaine Sylvain Dussort

Bourgogne Aligotè

Questo vino, ottenuto da appezzamenti situati nel villaggio di Meursault e dintorni, viene coltivato su terreni argillosi su ghiaia. Un Aligoté atipico: non ha la vivacità che solitamente si trova in questo vino ma potremmo dire che è più vicino a uno Chardonnay (rotondo, ricco, con acidità più morbida).

Le viti variano dai 35 agli oltre 80 anni, e la vendemmia è fatta a mano.

Il vino è affinato in tini sui lieviti per preservare tutta la frutta ed imbottigliato dopo 10-12 mesi. Questo vino è da bere giovane per apprezzarne il bouquet floreale e fruttato.

Ottimo da abbinare ai pasti ma perfetto per l’aperitivo.

Bourgogne Chardonnay

Proveniente da tre ettari coltivati a Chardonnay a Meursault, dai viti che vanno dai 35 agli oltre 60 anni.

Gli appezzamenti si trovano nelle zone conosciute come En l’Ormeau, les Pellans, les Malpoiriers, les Dressolles.

Vendemmiato a mano, il vino affina per 12 mesi in barrique sui lieviti.

Il vino è travasato una volta e assemblato in un’unica vasca prima dell’imbottigliamento. Questo avviene tra i 16 ei 18 mesi, a seconda dell’annata.

Questo vino ha caratteristiche simili al suo “fratello maggiore”, il Meursault. Delicato, ricco ed elegante, di buona persistenza.

Meursault Vielles Vignes

Questo vino è una combinazione di uve provenienti da viti di età pari o superiore a 50 anni, provenienti da diversi appezzamenti con tipi di terreno complementari: uno con terreno poco profondo e lastre calcaree che conferiscono delicatezza e lunghezza, un altro con terreni molto più profondi composti da calcare attivo che apporta ricchezza e corpo. Insieme, questo crea un Meursault armonioso e complesso.
L’affinamento è in botti (con un massimo del 30% di rovere nuovo) sui lieviti per 12-14 mesi. Il vino viene travasato una volta per l’assemblaggio in un tino prima dell’imbottigliamento a 16-18 mesi, a seconda dell’annata.

Da giovane, questo Meursault evoca uve mature, con aromi verdi e floreali.

Dopo diversi anni in bottiglia diventa ricco e morbido, pur mantenendo una freschezza, con note di miele e nocciola.

Potenziale di invecchiamento straordinario.

Meursault Les Limozin

Questo Meursault proviene da uno degli appezzamenti meglio posizionati del villaggio, circondato dai premier cru “Les Charmes” e “Les Genevrières“. Il terreno è in leggera pendenza, un misto di lastre di argilla, limo e calcare.

Alla raccolta manuale segue l’affinamento in barrique sui lieviti per 12-14 mesi. La svinatura e l’imbottigliamento avvengono tra i 16 ei 18 mesi, a seconda dell’annata.

Questo vino ha le caratteristiche tipiche del Meursault; vellutato e ricco, delicato ed elegante, in bocca molto lungo, di buona conservazione.

Può essere conservato oltre 10 anni se le condizioni di conservazione sono buone.

Bourgogne Pinot Noir

Il Meursault deve la sua notorietà ai suoi pregiati vini bianchi. La zona, tuttavia, produce un po’ di vino rosso per la sua vicinanza al vicino villaggio di Volnay, noto per i suoi rossi. Questi vitigni, con un’età media superiore ai 30 anni, si trovano sui pendii delle località conosciute come Les Durots e Lameroses.

Un altro appezzamento utilizzato per questa cuvée, Les Clous Perrons, cresce su terreno limoso su ghiaia. La raccolta è manuale, con diraspatura al 100%.

La fermentazione avviene in tini di legno, e il mosto viene riscaldato per avviare la fermentazione, senza aggiunta di lieviti, che si protrae per circa 10 giorni.

L’affinamento avviene in tini e botti (20%) sui lieviti per 12 mesi. Il vino viene travasato una volta e riunito in un’unica vasca per due mesi prima della bollitura nella cantina.

Il vino è abbastanza morbido con tannini moderati e aromi di frutti rossi.

Choreys Les Beaune “Beaumonts”

Questo appezzamento è stretto tra i vigneti di Savigny-lès-Beaune e Aloxe-Corton, e quindi beneficia di una posizione geografica simile a quella dei suoi prestigiosi vicini, che gli conferiscono corpo e profumo. Il sottosuolo è composto da alluvioni calcaree argillose su uno strato di roccia.

Le uve vengono raccolte a mano, con diraspatura dei grappoli scadenti sia in vigna che in cantina, a seconda delle condizioni stagionali.

I grappoli interi vengono posti in tini di legno e pigiati delicatamente.
Alcuni giorni di pre-fermenta a freddo sono seguiti da un riscaldamento per avviare la fermentazione utilizzando solo lieviti naturali.

La vinificazione segue i metodi tradizionali della Borgogna di schiacciamento dei cappellotti e rimontaggi per 15-20 giorni a seconda dell’annata.

Il vino viene affinato in botti da 12 a 14 mesi, quindi travasato in un unico tino per 2 o 3 mesi prima dell’imbottigliamento nell’azienda.

Questo vino presenta tannini setosi, ma ricco di carattere. 

Etichette del domaine Sylvain Dussort

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Caprili: una storia di quattro generazioni

La storia di Caprili comincia nel 1952, quando la famiglia Bartolommei, origini grossetane e residente a Montalcino dagli inizi del Novecento, si insedia nell’omonimo podere con il suo bestiame, conducendo i terreni come mezzadri dei signori Castelli-Martinozzi, tenutari della Villa Santa Restituta. Nel 1965 Alfo Bartolommei rileva la proprietà e impianta un vigneto, dal quale nascerà la prima bottiglia di Brunello, datata 1978.

Famiglia Caprili

Oggi di vigneti l’azienda ne conta 20 ettari, dei quali 11 a Brunello e la restante parte a Igt Toscana. E ad unirsi, nove anni fa, è stato anche il nipote, Giacomo, figlio di Manuele e con i suoi 28 anni uno dei più giovani produttori di Montalcino.

Grande attenzione alla biodiversità ma anche all’ambiente (l’energia elettrica proviene da fonti rinnovabili) e al sociale, infatti sono sostenitori di qualunque attività sociale. Pertanto gli unici interventi sono a base di sostanze di contatto come rame e zolfo.

Oltre al Brunello e al Rosso di Montalcino, l’azienda produce Vermentino, Sant’Antimo Bianco e il Moscadello, il vino storico di Montalcino.

L’azienda Caprili vinifica esclusivamente le uve prodotte dai propri vigneti. La vinificazione segue i processi naturali, evitando aggiunte di lieviti e altri ammendanti esogeni. Si privilegia l’uso dei lieviti autoctoni, contenuti nelle uve stesse, ciò conferisce al vino una sua precisa identità territoriale, ben riconoscibile e tracciabile. Ma allo stesso tempo mai omologata nel gusto e nei profumi, assecondando piuttosto la mutevolezza dell’andamento stagionale delle annate, ed esprimendone la particolarità.

Le nuove annate

Sono stati due anni molto difficili per la famiglia Caprili, sia per l’attuale situazione che ancora oggi stiamo vivendo tutti, sia per la perdita di affetti loro cari che, al contempo, hanno trasmesso insegnamenti importanti nello sviluppo produttivo e nella crescita dell’azienda.

Brunello Caprili

Le nuove annate che abbiamo l’occasione di presentarvi e che trovate già inserite nel nostro listino sono:

  • Brunello di Montalcino Riserva 2016 “Ad Alberto”: E’ il vino simbolo dell’azienda, dedicato ad Alberto Bartolommei. Dalla solida struttura tannica in gioventù, raggiunge il suo apice dopo cinque – sette anni in bottiglia, conquistando un profilo gustativo di grande equilibrio.
  • Brunello di Montalcino 2017: denominazione toscana d’eccellenza, il Brunello di Montalcino dell’azienda Caprili, ottenuto da uve sangiovese provenienti da terreni calcarei, è vinificato utilizzando solo lieviti indigeni.
  • Dopo una sosta di 36 mesi in botti di rovere di Slavonia è pronto per esprimere al meglio la ricchezza della sua indole, tradizionale ed elegante al tempo stesso. Destinato a migliorare nel tempo.
Brunello Caprili

L’annata 2017 è stata caratterizzata da due macro episodi/fattori climatici: gelata tardiva a metà di aprile e un’estate calda e asciutta con elevati picchi di calore. Fattori che hanno portato ad un calo generalizzato della produzione. Questa situazione poteva portare a vini con una naturale maggiore gradazione alcolica ma tannini non pienamente maturi.

Data la difficoltà dell’annata si può affermare però che la qualità media produttiva è sorprendentemente alta.

Come tutte le annate difficili anche questa è da definirsi un’annata di selezione e chi ha saputo portare in cantina solo e soltanto le migliori uve ha prodotto vini di buon equilibrio.

Ed è un piacere potervi dire cha l’azienda Caprili rientra tra i produttori che hanno mantenuto, dopo la spettacolare annata 2016, standard qualitativi oltre la media consegnando al mercato ed al consumatore finale un Brunello di Montalcino integro e fiero ma non eccessivo nella maturità e nel calore.

Vini che sanno di Montalcino e di 2017 senza stonature.

Ora vi non resta che fare scorta ed inserire le etichette nelle vostre carte vini poiché, come succede da qualche anno a Montalcino (e specialmente per grandi vini di piccoli produttori come Caprili), tutte le bottiglie prodotte tendono ad esaurirsi velocemente nel giro di pochi mesi.

Come anticipato, i prodotti sono già disponibili nel nostro magazzino, ma affrettatevi… Terminano subito!

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Corte Archi: dedizione, entusiasmo, amore…

Dedizione, entusiasmo e amore…questi sono i valori che da oltre cento anni la famiglia Campagnola trasmette alle sue generazioni, condividendo le gioie e le difficoltà , nella vita e tra i filari, con una missione in comune: coltivare una passione.
Tra Verona e il lago di Garda troviamo la Valpolicella Classica, al centro della quale, nella Valle di Marano, a metà collina, scopriamo la cantina Corte Archi.

Qui, circondati dal verde della natura, coccolati dai profumi e dai sapori dei vini e dei prodotti tipici, si possono assaporare momenti di pace e di serenità.

La storia dell’azienda comincia più di cento anni fa, in Valpolicella, per mano di una donna, Caterina, moglie di Carlo Campagnola. Intorno la 1910, vedova e con dieci figli, decide di comprare la casa, la cantina in località Paverno e alcuni vigneti circostanti.

Si inizia così a produrre i vini tradizionali.

Siamo solo ad inizio anno, ma le novità in arrivo ci sono eccome!

Per cui… appuntamento alla prossima!

Corte Archi

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Riofavara: un Nero d’Avola che profuma di Sicilia!

Eravamo alla ricerca di un Nero d’Avola che rispecchiasse a pieno le caratteristiche e il territorio siciliano.

La ricerca è stata ardua, a causa delle miriadi di aziende anonime presenti nel vasto territorio della Sicilia, ma l’azienda Riofavara ci ha colpito in modo particolare e convinto!

Siamo in Val di Noto, nell’areale della Sicilia sud-orientale, nel cuore della zona di produzione del Nero d’Avola: è qui che si incontra l’azienda vitivinicola Riofavara, nata nel 1920 e da quasi un secolo attiva nel settore, e dal 1994 impegnata nella lavorazione delle proprie uve.

Realtà da sempre a conduzione familiare, la cantina Riofavara ha scelto di produrre vini da agricoltura naturale e biologica utilizzando esclusivamente vitigni siciliani autoctoni.

In quest’area il Nero d’Avola diventa protagonista assoluto e il comprensorio rivendica il suo storico primato nella produzione di rossi dal carattere intensamente mediterraneo, generosi nel grado alcolico ma anche prodighi di sfumature e succosità.

Vini particolari e artigianali che necessitano di periodi alquanto lunghi per diventare espressivi.

Una cantina moderna che utilizza alcune delle più recenti tecniche di vinificazione nel rispetto delle tradizioni locali e dell’ambiente con l’intento di fare il massimo per lavorare in modo più naturale possibile sia in vigna che in cantina.

Abbracciando la ricchezza di un territorio che produce vino da secoli, soprattutto rossi, la loro filosofia è quello di produrre vini che sono ‘Il sapore genuino della Sicilia!’    

Siamo lieti di aver inserito nella nostra distribuzione il loro Nero d’Avola “San Basilio”, sicuramente uno dei vini più importanti e rappresentativi dell’azienda.

San Basilio è la denominazione della contrada che lo origina, nel comune di Ispica.

Il San Basilio è un vino di calore e freschezza, dalla beva molto piacevole, con quella dualità propria della profondità di queste terre. In bocca dà grandi soddisfazioni, il gusto è fruttato, corposo, tannino deciso senza “maltrattare” le gengive.

In poche parole: il Nero d’Avola che non ti aspetti!

Un Nero d’Avola estremamente sudista per collocazione geografica, ma di un’eleganza per nulla pretenziosa e scontata e che, nell’immaginario collettivo, difficilmente si riscontra a queste latitudini e per questo vitigno.

Il costo? Davvero interessante!

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Fabrizio Dionisio: il “vero” Syrah di Cortona

Alcuni anni arriva in anticipo, altri in ritardo. Possiamo comunque star certi che prima o poi arriverà. Anche le ultime sere di mezza stagione stanno per giungere al termine, le giornate si accorciano, l’estate è solo un lontano ricordo: è arrivato il momento di prepararsi al vero freddo!

Novembre è ormai alle porte; venti gelidi, piogge continue, temperatura al ribasso e il periodo Natalizio che si avvicina.

Questo è un periodo perfetto per dedicarsi al “cambio di stagione”. Come succede ormai da sempre nei nostri armadi, anche nei locali e nelle carte dei vini si dovranno sostituire o limitare i vini bianchi estivi e i vini rossi esili adatti alla calura estiva. Riempire gli scaffali con i vini che più si adattano a questo periodo dell’anno.

Con quali vini si affronta la stagione invernale? Quali sono i migliori acquisti?

Le solite domande, i soliti dubbi, che assalgono gli appassionati (nel proprio lavoro) ed i titolari di attività che tengono al loro lavoro, ma soprattutto ai loro clienti. Perché a dirla tutta: quanto ti rende felice osservare una giovane coppia, un gruppo di amici che nell’intimità del tuo locale, seduti ad un tavolino, degustano un vino rosso caldo ed avvolgente? La felicità del cliente fa la tua fortuna!

Diciamoci la verità: quando arrivano l’inverno e il freddo non c’è niente di meglio che trascorrere pigre serate in casa al caldo. Hai presente quelle scene da film con i piedi riscaldati dal fuoco del camino, una coperta sulle gambe e un bicchiere di vino rosso in mano? Ecco, esattamente così vorrebbero sentirsi i clienti all’interno del tuo locale.

Il gelido buio invernale chiama a gran voce vino rosso corposo e avvolgente, che accarezza il palato e scalda corpo e anima sorso dopo sorso.

Noi siamo sempre alla ricerca di novità da proporre ai nostri clienti, piccole chicche enologiche ma mai banali. Ti abbiamo guidato in questa torrida e difficile estate e non possiamo di certo abbandonarti in questo lungo inverno.

La nostra ricerca e selezione ricade sempre su piccole aziende con un’esigua produzione di bottiglie. Ricordi il perché?


Etichette prodotte in piccole quantità non sono reperibili da chiunque, non possono crearti una concorrenza nel tuo settore e nella tua zona di appartenenza. Selezionare aziende specifiche ed affidarti a distributori qualificati come noi fa sì che gli stessi prodotti non vengono venduti a tutti, ma seguendo un target mirato di indicizzazione. In questo modo il più dei clienti acquisterà fiducia in te e nel tuo modo di lavorare: ricerca continua e ottima qualità.

E allora eccoci qui a presentarvi la novità! Questa volta la nostra scelta è caduta su una piccola azienda Toscana. Siamo a Cortona, terra di favolosi Syrah: ottimi vini dal carattere invernale, caldi, avvolgenti ed amati da tutti.

La cantina Fabrizio Dionisio oggi è un punto di riferimento per il Syrah prodotto nel territorio di Cortona. Un podere che inizia negli anni Settanta e che dagli inizi del 2000 è divenuta una realtà produttiva di eccellenza, tra quelle che hanno saputo valorizzare al meglio il felice binomio tra il vitigno Syrah e il terroir di Cortona. I vini di Fabrizio Dionisio sono espressione di Syrah di alto livello che sanno distinguersi per forza, energia ed eleganza non solo nel panorama enologico toscano ma anche in quello internazionale. Oltre al Castagno e al Castagnino, oramai divenuti dei classici e delle certezze, viene prodotto solo nelle migliori annate il Cuculaia, espressione ricca, potente e molto complessa. 

“Cuculaia” Syrah Cortona Doc si propone di essere un esperimento enologico vivente, un viaggio verso l’estrema frontiera della qualità, alla ricerca del limite cui potrà spingersi il Syrah nel terroir di Cortona.  Viene prodotto solo nelle annate ritenute eccellenti, esclusivamente con uve Syrah selezionate con cura tutto l’anno, soprattutto prima e durante la vendemmia.  Almeno 24 mesi di affinamento sulle fecce nobili nei migliori barili di rovere francese, di Allier, Nevers e Troncais. La selezione prosegue in cantina, sulla base di periodiche degustazioni da ogni singolo barile; alla fine di questo lungo e laborioso processo, vengono prodotte solo poche centinaia di bottiglie (al massimo 2.000) di Cuculaia. Il Cuculaia è un vino potente, ma allo stesso tempo armonioso ed equilibrato.

“Il Castagno” Syrah Cortona Doc èil vino principale, in un certo senso il simbolo dell’azienda. 18 mesi di affinamento sulle fecce nobili nei migliori barili di rovere francese, di Allier, Nevers e Troncais.  Intende essere un Syrah unico ed originale, molto toscano, autenticamente varietale ma, soprattutto, espressione fedele e sincera del terroir di Cortona e delle speciali caratteristiche della splendida regione Toscana.

“Castagnino” Syrah Cortona Doc è il fratello più giovane de “Il Castagno”. Nasce dalla volontà di sperimentare a 360 gradi le potenzialità del vitigno Syrah a Cortona, declinandolo in tutte le sue diverse espressioni; nella fattispecie, si è voluto produrre un Syrah dalle caratteristiche completamente diverse da quelle del principale vino aziendale e, per questo, il “Castagnino” non matura in barili di legno ma solo in serbatoi di acciaio e cemento. È un vino fresco e fruttato, beverino ma mai banale, fedele ed originale espressione del proprio territorio.                                      

Ricorda: la tua risorsa più grande è il cliente. Il cliente va coccolato, amato e, perché no, anche viziato. Per quanto potrai provare a dargli tutto quello che ti chiede, vorrà sempre qualcosa di nuovo. Non farti trovare impreparato!

Noi teniamo ai nostri clienti, dovresti fare lo stesso!

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Fattoria Ormanni = Chianti!

Bere bene senza svenarsi! D’altronde non è mica vero che per bere vini di qualità bisogna spendere tanto!

E’ quello che accomuna un po’ tutti noi appassionati. Non c’è bisogno di spendere “troppo” per bere un vino di qualità. Evitate di affidarvi ciecamente ai grandi nomi e ai grandi prezzi, a meno che non si voglia concedersi un mito.

Come tutte le aziende da noi distribuite, Ormanni è una piccola realtà nella zona di produzione del Chianti, che lavora con personalità e capacità di valorizzare il territorio e le caratteristiche delle uve.

La storia di Ormanni ha origine nel 1818; una delle tante fattorie toscane che producevano vino, olio, cereali, legna da ardere, allevamenti di bestiame. Nei primi anni Sessanta l’Ing. Paolo Brini Batacchi ha dato vita all’azienda moderna Ormanni, trasformandola in una realtà vitivinicola all’avanguardia del Chianti Classico.

Ci troviamo esattamente lungo la strada che collega Castellina in Chianti a Poggibonsi: quasi settanta ettari vitati coltivati nel rispetto dell’ambiente e della natura, valorizzando il terroir per ciò che è in grado di esprimere.

Ormanni è proprio quello che state cercando: vini accessibili per tutte le tasche, che non hanno niente da invidiare ai nomi più famosi; vini che uniscono piacere e giusto prezzo.

Dal Chianti DOCG (non Chianti Classico), l’entry level della Fattoria Ormanni: un vino versatile, giovane, con un gusto fresco e piacevole in ogni situazione. Perfetto da servire a bottiglia ma anche al calice, diventando un prodotto di spicco della vostra attività. Siamo sicuri che i vostri clienti non ne potranno più fare a meno.

Fino ad arrivare al Chianti Classico Riserva “Borro del Diavolo”, nome derivante da un ruscello (il Borro) nelle prossimità del vigneto. Una selezione delle migliori uve Sangiovese, di struttura e personalità. Piacevolissimo e pensate…costa meno di un Chianti prodotto dalla concorrenza ma non per questo di qualità inferiore.

Fattoria Ormanni può rivelarsi una scelta mai scontata, che arricchirà la vostra carta vini con etichette diverse da brand e soliti nomi.

Sei curioso di conoscere i prezzi?

Scopri di più su www.capobiancowine.it e come fare per ricevere il nostro listino.

Per ulteriori informazioni sull’ azienda visitate il sito Ormanni

Franciacorta “Padron & C. Brut 006”

Sei sempre alla ricerca di “chicche” enologiche da proporre ai tuoi clienti?

Le tue etichette in vetrina iniziano ad essere obsolete, presenti ovunque e molto comuni?

Alla lunga quelle che consideravi “selezioni” vincenti iniziano ad essere “scelte perdenti”? Perché?

Perché i tuoi clienti, anche se affezionati a quell’ etichetta, al tuo locale, al tuo tavolo all’ombra nelle calde giornate o al coperto nel freddo dell’inverno, al tuo staff…, probabilmente  prima o poi si stancheranno… e succederà. Ti chiederanno ossessionatamente qualcosa di nuovo, qualcosa di introvabile, qualcosa di raro e sensazionale, qualcosa che li lasci a bocca aperta (ma non asciutta). Cosa potresti fare?

Una soluzione sta per arrivare: leggete con attenzione!

Az. Agr. Carla Vittoria di Bianchi Filippo ed il suo Franciacorta Padron & C. Brut 006

Sicuramente questo nome non ti dice niente, non riesci ad avere un’idea di chi sia e di cosa stiamo parlando e, fino a poco prima delle nostre ricerche, nemmeno noi.

Carla Vittoria è una minuscola azienda di cui possiamo fornirvi solo il nome, che opera nel cuore della Franciacorta, precisamente ad Erbusco.

Cos’è “Padron & C Brut 006”? Un eccellente Franciacorta Brut che non troverai nemmeno a cercarlo con il lanternino.

La scarsità di questo prodotto è qualcosa di inimmaginabile: vengono prodotte annualmente solo 5000 bottiglie di questo straordinario prodotto.

Ora ti stai chiedendo come mai allora  stiamo illustrando un’azienda ed un prodotto che sembra mitologico, inarrivabile, sublime ma che non c’è possibilità di avere…

In verità abbiamo una bella notizia!

Siamo riusciti ad accaparrarci una piccola fetta di questa produzione:

in esclusiva per la Campania abbiamo ricevuto “pochissime” bottiglie in assegnazione annuale delle 5000 prodotte.

“Padron Brut 006”  è il Franciacorta per eccellenza, un prodotto che nel calice apparirà come uno Champagne, e non è un paradosso. Ampia e cremosa la presa di spuma, fine il perlage e continuo, paglierino oro intenso il colore, brillante, un naso ricco complesso, caldo e maturo eppure fresco, vivo, di bella tensione, energia e vivacità, con note di frutta gialla, di ananas, pompelmo, mandorla e un tocco di pasticceria in evidenza. E un gusto, per niente franciacortino o franciacortista, pieno, ampio, ben strutturato, di grande polpa, ma non statico, non monocorde, non monodimensionale e pesante, con la solita frutta matura a prevalere sulla freschezza, la tensione e l’acidità, ma una bella cremosità che apre ad una persistenza lunga e croccante, ad una bella armonia, ad una vera piacevolezza.

Ma come tutte le cose belle anche la favola di Padron Brut 006 è destinata ad esaursi velocemente, considerando anche le esigue quantità che abbiamo ricevuto per tutto il 2021.

Quindi, per te che hai intenzione di sorprendere positivamente i tuoi clienti e diventare colui al quale affidarsi per “bere bene, anzi benissimo” è il momento di fare tuo il Franciacorta Padron Brut 006!

Possiamo fornire al massimo 6 bottiglie per cliente, fino ad esaurimento scorte.

Sono poche?

Assolutamente si, ma sono una quantità giusta per i tuoi clienti meritevoli, quei clienti che chiedono e pretendono di più, quei clienti che non puoi e non vuoi perdere e che quindi vanno accontentati.

In fondo… “morto un Padron, se ne fa un altro!” E la nostra ricerca continua

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Domaine J. Laurens

Il Domaine Laurens si trova nel sud della Francia, nel piccolo villaggio di La Digne d’Aval, a meno di 5 chilometri da Limoux. Un’azienda nata dal desiderio di un ingegnere informatico di diventare vigneron e produrre esclusivamente spumanti, riconducibili a due diverse AOC: Blanquette e Cremant de Limoux.

La Blanquette è stata inventata dai monaci dell’Abbazia di Saint-Hilaire, vicino a Limoux, dove un monaco si accorse per caso che il vino che aveva tappato e legato stava formando delle bolle.

Nel 1938 ha ricevuto la Denominazione d’Origine Contrôlée (AOC) in Languedoc, che è anche una delle primissime AOC in Francia.

La Blanquette de Limoux è prodotta con il metodo tradizionale con il 90% di Mauzac, il vitigno tradizionale della regione del Limouxin.

Nel 1990 nasce l’AOC Crémant de Limoux che oggi è prodotto principalmente con Chardonnay e Chenin, completate con percentuali di Mauzac e Pinot Nero.

Il Domaine Laurens per la produzione dei loro vini utilizza esclusivamente il metodo tradizionale; un metodo complesso e rigoroso.

Dopo la raccolta, esclusivamente manuale e solo in piccole cassette, le uve sono trasportate velocemente in cantina per essere pigiate per evitare qualsiasi ossidazione. Da questi vini base si effettua una prima fermentazione in tini di acciaio inox. Dopo l’assemblaggio il vino è imbottigliato con l’aggiunta di lieviti. Inizia quindi la presa di spuma detta anche “premio de mousse”, ed ecco che nasce la bollicina!  I vini riposano a contatto con le fecce fini da 9 a 21 mesi.

Tutti i vari passaggi sono svolti con passione, cura maniacale e professionalità.

La Blanquette de Limoux è una cuvée prodotta con il vitigno tradizionale “Le Mauzac ” che ha la particolarità di vedere sulla sua foglia formarsi una fine peluria bianca e quando soffia il vento le viti danno l’impressione di essere bianche, da cui il nome blanquette.  Un calice di freschezza e delicatezza di aromi di mela verde, fiori di acacia e albicocca. Perfetto per l’aperitivo.

Il Cremant de Limoux “La Rose N°7” è uno spumante Rosé in cui il pinot nero rivela, fin da subito, il suo carattere. Colore delizioso, aromi di frutti rossi e perfetto equilibrio tra vinosità e vivacità.  Prodotta principalmente con Chardonnay, con aggiunta di Chenin e Pinot Noir. Un sorso dissetante e fragrante. Bollicine prodotte come vuole la secolare tradizione di questo territorio, dalla piacevolissima bevibilità e che non vi resta che provare!

Per conoscere prezzi e altri prodotti in distribuzione richiedi qui il nostro listino.

Cigliano di Sopra

Come preannunciato abbiamo inserito una nuova azienda alla nostra distribuzione: Cigliano di Sopra.

Un’azienda situata nella zona del Chianti Classico che ha prodotto dell’annata 2019 solo 4433 bottiglie, distribuite su assegnazione. Anche la nostra assegnazione, di conseguenza, è limitata.  

Cigliano di Sopra

La Fattoria Cigliano di Sopra è un complesso storico che fa da cornice ad una proprietà che si estende per trentadue ettari lungo le colline del Chianti Classico della zona di San Casciano in Val di Pesa.

 Il complesso della Fattoria Cigliano di Sopra si erge sulla parte più alta della zona Cigliano e comprende, la storica Villa del Cigliano con il parco secolare, i suoi giardini all’italiana, e la sua collezione di agrumi e tre case coloniche di cui due – casa delle Fiabe e casa Bulleri – adibite ad agriturismo e infine la Chiesa di San Zanobi al Cigliano, che ha visto nozze e battesimi dei proprietari.

I trentadue ettari della Fattoria comprendono 8 ettari vitati da cui si ricavano i vini dell’azienda e 17 ettari di Oliveti da cui si ricava l’olio extravergine d’oliva, i rimanenti 7 ettari sono rappresentati da parchi e boschi. La storica Villa del Cigliano all’interno del complesso della Fattoria, è abitata dai proprietari, che con dedizione custodiscono e preservano il complesso storico.

CHIANTI CLASSICO 2019

Denominazione: Chianti Classico DOCG, San Casciano in Val di Pesa – Toscana.

Varietà: 100% Sangiovese.

Alcohol: 13.5 % by volume.

Vigneti: Selezione delle migliori uve dei vigneti Sottobosco 0,3 ettari piantato nel 1982 esposto Sud-Est 250 m s.l.m. e Valloni 1 ettaro piantato nel 2004 esposto ad Ovest 260 m s.l.m.

Composizione del suolo: misto di sabbia, limo ed argilla molto roccioso e ricco in calcare.

Sistema di allevamento: cordone speronato, densità 5000 piante/ettaro.

Produzione: l’annata 2019 è caratterizzata da un germogliamento precoce, dovuto alle temperature sopra la media nei mesi di marzo e aprile, seguiti da un maggio fresco e molto piovoso. Da giugno in poi si è assistito ad un progressivo innalzamento delle temperature che ha dato luogo ad un’estate nella media con qualche sporadica precipitazione. L’invaiatura è iniziata verso la metà di luglio e si è protratta lentamente fino al 20 di agosto. Un settembre soleggiato e con forti escursioni termiche tra giorno e notte ha portato ad un’ottima maturazione aromatica e fenolica delle uve. La vendemmia avviene il 18 settembre e sono state prodotte 1833 bottiglie.

Vinificazione: le uve vengono raccolte a mano e diraspate gentilmente. La fermentazione avviene spontaneamente con i lieviti presenti sulle bucce delle uve in vasche di acciaio inox aperte. Durante la fermentazione sono effettuati lunghi rimontaggi due volte al giorno fino alla metà e vengono poi ridotti in durata e frequenza man mano che la fermentazione volge al termine.

Alla fine della fermentazione e durante la macerazione vengono effettuate follature manuali per estrarre gentilmente i composti fenolici ed aromatici presenti nelle bucce degli acini. La fermentazione e la macerazione nell’annata 2018 si sono protratte per 25 giorni. Dopo la svinatura il vino fiore e una piccola parte di pressato viene trasferita in barriques e tonneaux di rovere francese, per il 20% nuovi, dove avviene la fermentazione malolattica naturalmente. L’affinamento dura per 14 mesi, i travasi vengono effettuati solo quando necessario per lasciare le fecce fini presenti sul fondo delle botti continuare a nutrire il vino durante il processo di affinamento.

Dopo questo periodo il vino viene travasato delicatamente avendo cura di rimuovere tutte le fecce e assemblato in una vasca di acciaio inox dove sosta per un breve periodo prima di essere imbottigliato. Il vino non è filtrato e l’uso della solforosa è tenuto al minimo durante l’intero processo.

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Canalicchio di Sopra

C’è voglia di Brunello nel Mondo?

Si, è il vino del momento.

L’interesse e la curiosità per due annate a cinque stelle come la 2015 e la 2016 ha riacceso la voglia tra gli appassionati di tutto il mondo.

Il Brunello 2016 e la Riserva 2015 sono due annate importanti e se ne parlerà ancora per un po’ di tempo, merito anche della capacità di invecchiamento longeva di questi vini (oltre 15 anni).

Annate così perfette non si vedevano dal 2010 ed hanno restituito entusiasmo ai produttori nonostante il periodo che stiamo vivendo. Quello che si nota è una grandissima qualità complessiva e pochissimi vini sotto l’eccellenza.

La nostra ricerca continua della qualità e dei piccoli artigiani di valore, ha fatto si che alcune delle piccole cantine prestigiose di Montalcino fossero già presenti, fortunatamente, nella nostra distribuzione.

E allora torniamo a Montalcino, ma questa volta per farvi conoscere un’altra grande realtà: Canalicchio di Sopra, una delle griffe più prestigiose del Brunello di Montalcino.

Ed è qui che nel lontano 1962 inizia il percorso dell’azienda Canalicchio di Sopra, producendo la prima bottiglia di Brunello di Montalcino nel 1966.
Intuizione, intraprendenza e coraggio hanno permesso a Primo Pacenti di dare vita al progetto enologico. Fin dagli inizi la filosofia dell’azienda è stata la ricerca continua dell’eleganza, vini fatti con passione e rispetto del territorio circostante.

Dal Rosso di Montalcino fino al Brunello Riserva sono tutti vini potenti ed eleganti, che riescono a raccontare al meglio il fantastico territorio di Montalcino. 

Il Rosso di Montalcino 2019 un’espressione fruttata e versatile del Sangiovese coltivato all’interno del cru “Canalicchio” dalle vigne più giovani. Un’etichetta che esprime freschezza, finezza e profondità.

Il Brunello di Montalcino 2016 è prodotto con uve Sangiovese Grosso in purezza, provenienti dai cru Canalicchio e Montorsoli, attentamente selezionate e vendemmiate a mano nel mese di settembre nel momento della loro piena maturazione. Un Brunello dallo stile classico, strutturato ed intenso che conquista per la sua ampiezza e complessità.

Il Brunello di Montalcino “La Casaccia” 2016 prende il nome dalla località dove sorge la cantina aziendale ed è un vino proveniente da nuovo vigneto, infatti la prima annata prodotta è stata la 2015.

Il Brunello di Montalcino “Riserva” 2015 è prodotto solo nelle grandi annate e in quantità limitata dai vigneti più vecchi dell’azienda; rappresenta la bandiera qualitativa dell’azienda: eleganza, terroir, profondità. Le uve, per almeno l’80%, provengono da un vigneto singolo: Vigna Vecchia Mercatale. Un vino con enormi capacità di invecchiamento in bottiglia.

Le etichette di Canalicchio di Sopra, ahimè, sono vendute solo su assegnazione, quindi in quantità limitata e fino ad esaurimento.

Ma non preoccupatevi!

Possiamo garantire, per il momento, di poter soddisfare ed assegnare a tutti i nostri clienti qualche bottiglia. Ma si sa… tutte le cose belle sono destinate a finire ed il Brunello di Montalcino 2016 è una di esse!

Contattaci adesso e prenota le tue bottiglie!

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Caprili – Montalcino

Annata 2016 di Brunello di Montalcino: una vendemmia a cinque stelle!

Se sei un appassionato di vino italiano, avrai senz’altro sentito il brusio che circonda l’annata 2016 di Brunello di Montalcino, uscita da poco ma che alcuni si sbilanciano a classificare come una delle migliori annate di sempre, insieme alla Riserva  2015. Grande bevibilità e potenzialità di invecchiamento, tannini rifiniti e vellutati, vini che arrivano a sfiorare la perfezione d’esecuzione.

Caprili ha presentato due bottiglie di grande espressività, due annate molto diverse: la 2016, lucida e fine, e la 2015, in Riserva, strutturata ed intensa. Due etichette straordinarie!

L’azienda Caprili è collocata nel comune di Montalcino, fondata nel 1965 da Alfio Bartolommei.

Vinifica esclusivamente le uve prodotte dai loro vigneti, occupati per la maggior parte dal Sangiovese Grosso, da cui si ottiene il celebre Brunello di Montalcino. La vinificazione segue processi naturali, conferendo al vino una precisa identità territoriale.

Ilex, Sangiovese in purezza entry level, che prende il nome dal Leccio (quercus ilex) che svetta nella tenuta, è un rosso tipico toscano di facile beva e molto delizioso.

Il Rosso di Montalcino 2018 nasce come fratello minore del Brunello ma, col tempo, ha assunto una sua personalità ed ha un ottimo riscontro nei locali di mescita, spesso servito al bicchiere.

Il Brunello di Montalcino 2016 di Caprili è un’etichetta elegante, di grande finezza. Rappresenta uno dei punti di riferimento del territorio. Il lungo affinamento in botte permette al Sangiovese di maturare lentamente, ammorbidendo i tannini donando una notevole complessità. Una bottiglia che non può mancare nella vostra carta dei vini! Il Brunello di Montalcino “Ad Alberto” Riserva 2015  è prodotto nel vigneto “Madre” impiantato nel 1965 e rappresenta in pieno lo stile del Sangiovese di Montalcino. Un’etichetta per appassionati! (Si consiglia di “abbandonarlo” in cantina per qualche anno)

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Domaine Robert Groffier

Il Domaine Robert Groffier: probabilmente non suona familiare a tutti il “suo”nome, anche per i pochi riferimenti presenti sul web ma questo non ha impedito di essere preso d’assalto dagli appassionati e collezionisti di tutto il mondo. Noi, che siamo sempre alla ricerca di prodotti esclusivi e di qualità da proporre ai nostri clienti ed appassionati di questo fantastico mondo, siamo entusiasti di presentarvi questo Domaine per la prima volta.

I vini del Domaine Groffier sono estremamente rari e con essi entriamo veramente nel gotha dei grandissimi vini di Borgogna!

La Famiglia Groffier è tra i migliori produttori di vini della Cote de Nuits. Fondata dal padre di Robert Groffier, Jules, negli anni 50, oggi l’azienda è condotta dal nipote Nicolas, che ha perfezionato lo stile dei vini rimanendo saldamente legato alle tradizioni di famiglia. Sotto la guida di Nicolas lo stile dell’azienda è diventato molto ambizioso e si basa su vini di struttura vellutata, armoniosa e di perfetta maturazione, preferendo commercializzare le bottiglie dopo un maggiore affinamento riducendo la vendita immediata del 50%.

Ci troviamo a Morey Saint Denis, nel cuore della Cote de Nuits; una piccola tenuta di soli 8 ettari di terreni che vanta alcune delle migliori proprietà della Cote (Bonnes-Mares e Clos de Beze), tra cui una vasta fascia di Amoureuses (risultandone il più grande proprietario unico di questo vigneto).

Ogni vino di questo Domaine è un eccellente esempio del suo terroir, dai Borgogna base ai Grand Crus.

Vini venduti esclusivamente su assegnazione.

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Cantina Scarzello di Barolo

La Cantina Scarzello ha sede in Barolo, nel cuore delle langhe, dove un terroir vocato alla viticoltura regala da secoli vini eccellenti che, oggi, sono conosciuti e stimati in tutto il mondo.

Da diverse generazione ormai la filosofia della Fam. Scarzello è quella di comunicare nelle bottiglie prodotte l’eccellenza, l’autenticità del territorio, di produzione, la passione di chi produce il vino a chi lo beve.

La cantina oggi è condotta dal giovane e talentuoso Federico, grande lavoratore, innamorato del suo lavoro e fedele all’idea del Barolo classico.

Le uve Nebbiolo sono coltivate in diversi Cru del comune di Barolo, tra cui Vigna Sarmassa, il più amato dalla famiglia.

Il Barolo è realizzato con metodi tradizionali, elegante e con un tannino levigato, merito di lunghissimi affinamenti in botti di rovere di Slavonia.

Scopri di più su https://www.scarzellobarolo.com/spirito.html

oppure richiedi il nostro listino https://www.capobiancowine.it/richiedi-catalogo/

Jean Vesselle

Delphine Vesselle ha saputo costruire lentamente e sapientemente una vera e propria Maison, rimanendo fedele agli insegnamenti e alla visione del padre. Con tenacia, lavoro, garbo è riuscita a creare un forte marchio ed un’identità di gamma davvero convincente. In cantina ha saputo ammodernare gli impianti e trovare una linea espressiva di alto valore enologico. I vigneti sono di proprietà, collocati su suoli gessosi a Bouzy, nella Montagne de Reims, un territorio coltivato prettamente a Pinot Noir.

  • Champagne Réserve Brut (80% Pinot Noir – 20% Chardonnay): Un brut classico dosato e beverino. Bevuta generosa, di frutta ben matura, cremoso e vellutato. Dosaggio 11gr/l.
  • Champagne Oeil de Perdrix Brut (100% Pinot Noir): dai toni screziati di rosa, una tinta appena accennata. Si ottiene con una breve macerazione diretta del Pinot Noir (poche ore di contatto con le bucce); una tecnica che richiede grande attenzione ed esperienza. Un antico metodo che offre una maggiore univocità di sensazioni e una grande piacevolezza di bevuta. Dosaggio 6.5gr/l.
  • Champagne Grand Cru “Le Petit Clos” 2007 Brut (100% Pinot Noir): micro-vigna-gioiello di 0.08 ettari con accesso dal cortile aziendale. Età media dei ceppi di 70 anni. Il vino base matura in barrique per circa 4 mesi. Dopo il tiraggio sosta sui lieviti per circa 14 anni. Dosaggio 4gr/l di fruttosio.

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Mouzon – Leroux

Ci troviamo a Verzy, Montagne de Reims, un terroir che risulta un’eccezione: identificato come patria del Pinot Nero ma con la zona ad est del comune dove è predominante lo Chardonnay. A capo del Domaine troviamo Sebastien, un vigneron dalle idee chiare e concrete con una visione rigorosa alla biodinamica, intesa come massima espressione del vigneto, delle parcelle lavorate e del vitigno. I suoi Champagne non rappresentano una moda, ma una filosofia, un modo di pensare l agricoltura e il vino. In vigna si mantiene una vitalità attiva del terreno; in cantina si svolgono fermentazioni solo con lieviti indigeni, affinamento sia in legno che in acciaio per rendere le Cuvée complesse e vinose.
Champagne di intensità e vigore, che rispecchiano le delicate sfumature delle vigne di Verzy.

  • L’Atavique è un assemblaggio di 70% Pinot Nero e 30% Chardonnay. Fermentazione alcolica naturale in legno e in piccole cuves di acciaio con lieviti indigeni. Affina 32 mesi sui lieviti. Dosaggio Extra Brut (2 gr/l);Champagne di sostanza e struttura, fragrante, fine, elegante;
  • L’Ascendant:60% Pinot Nero e 40% Chardonnay. Prodotto mediante metodo solera, basi vinificate in legno sugli stessi concetti dell’Atavique. Affinamento di almeno 40 mesi sui lieviti. Dosage Zero. Champagne di grande complessità e struttura vinosa;
  • L’Ineffable: 100% Pinot Nero. Fermentazione alcolica con lieviti indigeni in piccole botti di rovere e in acciaio, sosta sulle fecce fini per 6 mesi, malolattica e rifermentazione in bottiglia. Senza filtrazioni. Affinamento di 56 mesi sui lieviti. Dosaggio Extra Brut (1.5gr/l). Toni salini, profondi e verticali, elegante e screziato.

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Domaine Confuron – Cotetidot


Un Domaine che nasce nel 1964 in Cote de Nuits, dall’unione di due importanti famiglie vitivinicole di Borgogna. In particolare la famiglia Confuron che vanta addirittura un ceppo di Pinot Nero che ne porta il nome.
La cantina si trova a Vosne-Romanée e comprende alcune delle vigne più prestigiose di Borgogna.

Un lavoro in vigna tradizione e nel rispetto dell’ambiente, basse rese ed una Vendemmia svolta nella piena maturazione delle uve.

I vini non sono filtrati e terminano l’affinamento in bottiglia. Vini rossi eleganti, intensi, longevi… esprimono al meglio il terroir straordinario di appartenenza.

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Paolo Conterno

Era il lontano 1886 quando Paolo Conterno diede vita all’attività vitivinicola che ancora oggi porta il suo nome, iniziando a coltivare uve Nebbiolo, Barbera e Dolcetto, commercializzano da subito ciò che produceva nella cantina. Oggi è la quarta generazione a condurre l’azienda, con la stessa passione ed entusiasmo. I vigneti sono coltivati con dedizione e, in vigna ed in cantina, si rispettano le più antiche tradizioni. I filari si estendono nello storico Cru “Ginestra” nel cuore delle Langhe: 10 ettari di marne calcareo-argillosi, terreni di vocazione per il Nebbiolo. Le etichette prodotte sono di assoluto livello qualitativo, di buona struttura ed elevato potenziale di invecchiamento. Vini identificativi delle Langhe e del miglior Piemonte.

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“Desiderio” e “50&50” – Avignonesi

🍇 Desiderio Toscana IGT 🍇

Desiderio era un toro che viveva nella fattoria Le Capezzine di Avignonesi più di cento anni fa. Il toro più grande a quei tempi in Toscana che contribuì a definire la razza bovina Chianina. Ed è proprio in onore del toro che Avignonesi oggi produce l’omonimo vino (Merlot 100%) ed anche in etichetta rappresentato con un iconico toro bianco. Un Merlot in purezza, raccolto tra la fine di Agosto ed inizi di Settembre, che svolge fermentazione a temperatura controllata e macerazione sulle bucce in tini di acciaio inox. Fermentazione malolattica in legno. Affina 20 mesi in botti di rovere da 225L.

🍇 50&50 Toscana Rosso IGT 🍇


Un vino nato dall’amicizia di due proprietari terrieri: Avignonesi a Montepulciano e Capannelle in Chianti. Una miscela di 50% Sangiovese di Capannelle e 50% Merlot di Avignonesi prodotta per la prima volta nel 1988: una leggenda in una bottiglia. Questo fine connubio tra Sangiovese e Merlot svolge fermentazione a temperatura controllata e macerazione di 20-25 giorni sulle bucce. Affina in barriques francesi per 24 mesi. Perfetto per un lungo affinamento in bottiglia nelle vostre cantine.

Champagne…Bereche et Fils

Ti sei mai chiesto se esistono altri Champagne, oltre ai soliti nomi che vedi dappertutto, che allo stesso tempo siano davvero buoni?

Servi ancora Champagne che si trovano anche nei supermercati o prodotti dalle “solite” Maison con un brand diverso e di qualità inferiore?

Non hai a cuore il palato dei tuoi clienti e dei tuoi affari!!!

Se hai un’attività hai l’obbligo morale di prenderti cura di tutti i tuoi ospiti, nel bene e nel male… SEMPRE! Ma anche del bilancio del tuo locale!

Il problema che tu non vedi quando compri, ma esistente, sono le etichette presenti ovunque e/o di bassa qualità che inizialmente sembrano una scelta remunerativa, ma in realtà non ti permettono di marginare il giusto.

Sicuramente avrai testato delle alternative che non ti hanno soddisfatto.

Il nostro listino è ampio e specializzato, troverai una vasta scelta di piccoli Vignerons, che ti  permetterà di avere nella tua carta-vini prodotti unici, che si abbinano meglio alle tue esigenze, al tuo menù e presenti solo in locali top!

Quindi a te la scelta:

– continuare a spendere i tuoi soldi per prodotti industriali e facilmente reperibili dalla concorrenza, che non ti fanno marginare;

Oppure:

– affidarti a dei professionisti seri che, con passione e dedizione per il lavoro che svolgono, effettuano  una ricerca continua e maniacale di piccole realtà, ma non per questo meno importanti o valide, ricevendo in cambio apprezzamenti e fidelizzazioni dai tuoi clienti.

Molti nostri clienti lo stanno già facendo. Rimedia subito!

Raphael Bereche, ad esempio, è un talento puro, di grande visione e carisma e quell’ intraprendenza e volitività che lo fanno primeggiare tra i Vignérons di nuova generazione.

I suoi sono Champagne in stile naturale alla moda: in vigna sono banditi trattamenti sistemici e gli erbicidi. In cantina si dà ampio spazio alle fermentazioni spontanee e all’uso delle botti di rovere di varia provenienza e capacità, sia per le vinificazioni che per l’affinamento. Tirage effettuati con tappi di sughero per maturare le cuvée in “ossidazione controllata”.  Puliti ed eleganti: freschezza, mineralità ed equilibrio.

Domaine Lucien Jacob

Il Domaine Jacob ha sede nel paesino di Echeveronne, in Cote de Beaune, sulle colline nei pressi di Pernand Vergelesses e Aloxe Corton. Una zona in cui sono coltivati la maggior parte dei vigneti, il resto si divide tra Savigny e Beaune. Nella denominazione Hautes Cotes i vigneti sono impiantati principalmente con Pinot Nero ed un solo ettaro in Chardonnay. Il lavoro di Jean-Michel Jacob è quello di creare vini con una struttura notevole rispetto a quelli del padre Jacob; mantenendo l’aromaticità e l’eleganza che contraddistinguono i vini di quella zona della Cote de Beaune. Il rispetto del terroir e la ricerca della purezza sono valori fondamentali del Domaine Jacob, che interpreta in modo vincente il loro lavoro di vignaioli.

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Cantina Lonardo – Contrade di Taurasi

Contrade di Taurasi è una piccola azienda agricola di 4 ettari a conduzione familiare, sita in Taurasi (AV). Si trova in un contesto territoriale vitivinicolo di vocazione per l’Aglianico.
L’azienda segue pochi ma chiari principi : utilizzo di materie prime prettamente provenienti dai vigneti di proprietà, tecniche agronome e enologiche innovative ma sempre rispettando la tradizione, l’ambiente e il territorio, esaltare le peculiarità del vitigno di produzione. Il vitigno di produzione è l’Aglianico che dà vita all’Irpinia Aglianico, il Taurasi e nelle annate migliori il Taurasi Riserva. Dal 2007 è prodotta una linea con due Cru: il Taurasi Vigne d’Alto e il Taurasi Coste. Discorso a parte per il Grecomusc’,unico bianco dell’azienda, vitigno autoctono (Roviello Bianco) che sopravvive nell’areale di Taurasi in ceppi sparsi.
Vini dal carattere unico; un ottimo rapporto qualità-prezzo, eleganti e raffinati per un’azienda che punta sulla qualità dei prodotti piuttosto che la quantità, e che si è presentata fin da subito al pubblico come un’eccellenza.

http://www.contradeditaurasi.it/prodotti.htm

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Domaine Forey Père & Fils

Il Domaine Forey è un produttore di vini di Borgogna con sede in Vosne-Romanée, nella regione della Cote de Nuits, fondata nel 1840. Con 10 ettari di terreni che vanno da Vosne Romanée, Flagey Echezeaux, Vougeot a Nuits St Georges, di recente Morey St Denis, il domaine ha materiale eccellente con cui lavorare. Regis Forey, che dagli anni Ottanta gestisce la tenuta, dedica la sua produzione ai vini rossi di base Pinot Noir. I suoi vini hanno una personalità più maschile, mettendo in risalto una concentrazione ed una profondità eccezionale.

Avignonesi

L’azienda Avignonesi, sita in Montepulciano, è diventata leader nella cultura biodinamica in Italia, grazie all’approccio ecosostenibile della proprietaria Virgine Saverys che ha acquisito la proprietà nel 2009. Con cura maniacale della terra e un ambiente di lavoro salubre, ha iniziato a produrre vini alquanto unici e fedeli alle origini. I vini di Avignonesi esaltano l’eleganza e la ricchezza del territorio di Montepulciano, con un lavoro totalmente incentrato al rispetto per l’ambiente, un ritorno ai principi fondamentali senza un utilizzo non naturale.

www.avignonesi.it/prodotti

Ciro Picariello

Ciro Picariello è ormai divenuto un acclamato vignaiolo d’Irpinia. L’azienda nasce nel 2004, fondata da Ciro, che si occupa delle vigne e dell’intero processo di vinificazione, con l’ausilio della moglie Rita e dei figli Emma e Bruno. Sita in Summonte, in provincia di Avellino, nella verde Irpinia, l’Azienda si estende su 15 ettari di terreno coltivati con le tipiche uve della zona. I suoi vini sono figli di un’attività, in vigna e in cantina, sostenibile e artigianale. Il Fiano di Avellino è sicuramente la sua punta di diamante, un vino bianco imperdibile e particolarmente apprezzato, che rappresenta l’autenticità dell’Irpinia.

http://www.ciropicariello.it/Vini.html

Marco Mosconi

Da tre generazioni la famiglia Mosconi coltiva e lavora i vigneti, ma solo dal 2006 ha iniziato a vinificare le uve. Circa otto ettari di vigneti situati nella Valle d’Illasi, a est di Verona, una zona caratterizzata da un particolare microclima favorevole alla coltivazione della vite. L’idea dell’azienda Mosconi è quella di ottenere vini territoriali, personali e artigianali, ovvero vini che sono espressione del territorio, che rispecchiano la personalità di chi li produce e fatti con cura e rispetto per la tradizione. Un’agricoltura organica, sostenibile e biodinamica, nel massimo rispetto dell’ambiente circostante; vini di uno stile ricco e potente, immagine fedele del terroir di appartenenza.

http://www.marcomosconi.it/vini/

Domaine Pellé

Il Domaine Pellé ha sede a Morogues, nella Valle della Loira. Oggi il giovane Paul-Henry Pellé, con il su lavoro, è il portabandiera più autorevole della piccola denominazione Menetou-Salon, con estensioni nel più nobile vicinato di Sancerre e Pouilly-Fumé. L’azienda nasce agli inizi del 1900, sotto la guida di Paul Pellè e tramandata da padre in figlio negli anni. Le vigne sorgono su terreno argilloso e calcareo, beneficiando del clima continentale. In vigna ed in cantina si cerca di rispettare il più possibile la biodiversità del vigneto, evitando uso di diserbanti e pesticidi: non rovinare i sapori ed ottenere il massimo della qualità. Espressioni del Sauvignon fresche e aromatiche.

Vasco Sassetti

L’azienda Vasco Sassetti produce vini dai primi del 900, e nel 1985 ha deciso di proporre una nuova filosofia di lavoro: produzione di uve di alta qualità, sfruttando al massimo le potenzialità del territorio e nel massimo rispetto per un vitigno così importante, quanto difficile, come il Sangiovese. In azienda si esigono uve perfettamente mature, per avere la massima espressione del frutto. La vinificazione tradizionale con lunghe macerazioni permette di ottenere vini di ampia struttura, la ricchezza delle uve conferisce piacevole morbidezza e calore. Le botti di rovere conferiscono gusti speziati e fragranti con spiccato e tipico aroma di marasca. Autenticità e “visione contadina”, è questo che resiste e si respira nei vini di Vasco Sassetti.

Weingut Clemens Busch

Clemens Busch è un viticoltore bio anima e corpo, un pioniere della coltivazione ecologica in Germania. Dal 1986 gestisce l’azienda di famiglia insieme alla moglie Rita.
Situato nel piccolo villaggio di Punderich, possiede 16 ettari di vigneti coltivati a Riesling sui pendii impervi che costeggiano la Mosella.
Le bottiglie di Clemens si contraddistinguono dalla qualità essenziale dei suoli di produzione, che trasmettono al vino potenza ed eleganza minerale.
I suoi Riesling? Una storia d’amore e di passione, vini che non temono né il confronto con altre etichette, né il trascorrere del tempo, con un potenziale di invecchiamento ed evoluzione incredibile.

Moretti Omero

L’azienda agraria Moretti Omero è un’azienda a conduzione familiare localizzata nella zone di Montefalco, precisamente a Giano dell’Umbria.
La produzione di vini biologici ha inizio nel 1992 e portata avanti, oggi, con passione da Omero e sua figlia Giusi. Tutta la produzione è incentrata sull’artigianalità e sull’utilizzo di uve autoctone come Trebbiano Spoletino e Sagrantino.
I vini sono intensi e di buona struttura, dotati di grande equilibrio e molto gradevoli; rispecchiano a pieno il loro produttore: genuino e legato alla terra.

Vigneti Cenci

La realtà dell’azienda agricola Vigneti Cenci può essere racchiusa in quattro immagini: una splendida vigna, una cantina, le colline sinuose del Monte Orfano e una famiglia.
Ci troviamo nel cuore della Franciacorta, sei ettari di proprietà coltivati a Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero. Da circa quarant’anni la produzione dei vini è curata nei piccoli particolari, dalla campagna alla vendemmia, alla vinificazione e al lento affinamento.

Domaine Allimant – Laugner

Ci troviamo nel cuore dell’Alsazia
Vini di assoluta bevibilità, informali, non impegnativi ed estremamente gustosi.
I suoi Cremant, particolarmente il Rosé, sono prodotti imbattibili per il rapporto qualità/prezzo.
Huber Laugner è un evergreen, una storia di successo.

Marc Colin et Fils

Il Domaine Marc Colin ha sede nella piccola frazione di Gamay, alle porte si Saint Aubin, ed è probabilmente il produttore più famoso di questa zona.
Un’azienda con dimensioni estese rispetto i canoni di Borgogna, coltivando 19 ettari principalmente nell’area di Saint Aubin ma anche interessanti Cru di Chassagne e Puligny.
I vini bianchi maturano nella ricerca di purezza, eleganza e longevità; i rossi si presentano con freschezza e tannini setosi.
La vigna più interessante è sicuramente “En Remilly”, su suoli gessosi, che regala un vino molto generoso, molto fresco ma con una maturità compiuta del frutto.

Domaine d’Elise

Ci troviamo nelle vicinanze della cittadina di Chablis, nella zona più a Nord della Borgogna, con viti coltivate quasi esclusivamente a Chardonnay.
A differenza dei bianchi prodotti nel cuore della Borgogna, questi Chardonnay si presentano con più acidità e sapori meno fruttati, rendendoli molto piacevoli.

Frédéric Prain ha creato un’azienda di successo mondiale: oggi nel mondo tutti conoscono il Domaine d’Elise. Un eclettico ingegnere parigino che, innamorato della sua magione in mezzo al bosco, ha fatto fortuna a Chablis, ottimizzando sempre più nel tempo le sue selezioni.

Fabio Motta

Fabio Motta ha fondato l’azienda nel 2009, acquistando 4 ettari di vigneto piantati nel 1997 all’interno della DOC Bolgheri. All’inizio della sua avventura vitivinicola fu affiancato dal suocero Michele Satta, stimato produttore. La posizione dei vigneti è ottima e i suoi vini riflettono perfettamente i tratti del terroir di Bolgheri.
In cantina si lavora in modo semplice utilizzando lieviti naturali e nessun filtraggio dei vini, che risaltano per eleganza e complessità.

http://www.mottafabio.it/vini_bolgheri_rosso_doc.php?lang=it

Bereche et Fils

Raphael Bereche, talento puro, grande visione, carisma riconosciuto del capofila e quella intraprendenza e volitività che lo fanno primeggiare tra i Vignérons di nuova generazione.
In vigna sono banditi trattamenti sistemici e gli erbicidi. In cantina si dà ampio spazio alle fermentazioni spontanee e all’uso delle botti di rovere di varia provenienza e capacità, sia per le vinificazioni che per l’affinamento. Tirage effettuati con tappi di sughero per maturare le cuvée in “ossidazione controllata”.

https://bereche.com/bereche-et-fils

Begali

L’azienda Begali, a conduzione familiari, nasce nel piccolo borgo di Cengia ( chiamato così dal nome delle rocce che punteggiano la collina) nel cuore della Valpolicella classica. La produzione è molto curata in tutte le sue fasi, per permettere la ricerca di un continuo miglioramento della qualità.
I vigneti si estendono per 12 ettari su terreni calcareo-argillosi, coltivati con Rondinella, Corvinone, Corvina e Oseleta.
Il lavoro in cantina ha uno stile classico e non invasivo, al fine di ottenere vini che rispecchiano a pieno le caratteristiche del “terroir” della Valpolicella.

Vadiaperti – Traerte

La Cantina Vadiaperti è situata sulla collina di Montefredane, provincia di Avellino, in Irpinia.
Una produzione avviata nella metà degli anni Ottanta dal professore Antonio Troisi, ma oggi gestita dal figlio Raffaele.
Ad un’altitudine tra i 400 e 600 m s.l.m vengono allevate le viti di fiano, greco, coda di colpe e aglianico.
La filosofia della cantina è quella di far esprimere al massimo il territorio e le tradizioni, con un’influenza minima della mano dell’uomo.
Dal 2011 ha preso vita il nuovo progetto Traerte (tra strade di montagna), il cui ideatore è sempre Raffaele Troisi.
Una cantina che oggi è un simbolo della realtà enologica irpina, che produce vini di grande spessore e personalità, raffinati ed eleganti, perfettamente bilanciati tra profumi e aromi.

Tenuta Kornell

Territorio ricco di potenzialità e condizioni atmosferiche ideali per la coltivazione dei vitigni: palme rigogliose e antiche conifere, vento mediterraneo che incontra venti secchi del Nord, terreni ricchi di porfido che assorbono il calore durante il giorno. Pinot Bianco, Sauvignon Blanc e Gewurztraminer per la batteria dei bianchi; Pinot Nero, Cabernet Sauvignon e Lagrein i rossi. Florian Brigl è seguito in cantina da un team giovanissimo di collaboratori legati dalla passione per la viticoltura. Fermentazioni in serbatoi di acciaio, affinamento in grandi botti di rovere o barrique per 14/18 mesi, ulteriori 10 mesi di sosta in bottiglia prima di essere commercializzati.

Il risultato?  Vini con una nota mediterranea, un fascino unico e un carattere onesto.

https://www.kornell.it/it/vino

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Palladino

L’azienda Palladino è un produttore di vino di Serralunga d’Alba in Piemonte. Una cantina con una semplice filosofia: il rispetto del terroir e la passione con cui comunicano i loro valori agli altri. Effettuano, da tradizione, operazioni manuali portando in cantina un prodotto sano; una lunga fermentazione che esalta le caratteristiche dell’uvaggio; poca tecnologia ma mai invasiva.11 ettari di vigneti, tra cui le importanti parcelle di San Bernardo, Parafada e Ornato. I vini, con l’aroma ed il sapore, riassumono la specificità del territorio di provenienza delle uve.

https://www.palladinovini.com/i-vini-palladino/premi-cru-barolo